Ricostruzione |
RINVENIMENTO STATUA DI MARMO
I-II metà sec. d.C. a
Baia
Il 25 ottobre scorso è stato segnalato il rinvenimento di una scultura in
marmo nei fondali dell’Area Marina Protetta di Baia – Parco Sommerso, recuperata
nei giorni 29-30 ottobre 2013. Il
ritrovamento è stato effettuato dal ricercatore Dott. Gabriele Gomez de Ayala,
della Società Naumacos, Underwater Archaeological Research, collaboratore
volontario della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e
Pompei e dell’Istituto per la Conservazione e il Restauro di Roma, nell’ambito
di attività di misurazioni strumentali 3D. Alla scoperta, tempestivamente
segnalata al funzionario responsabile dell’Area Marina Protetta di Baia, Dott.
Paolo Caputo, sono seguiti il recupero e le prime operazioni di tutela da parte
del gruppo subacqueo della Soprintendenza, con la collaborazione dello stesso
segnalatore e del Centro Visite del Parco Sommerso di Baia.La
scultura, in marmo lunense, spezzata in più parti in corrispondenza di linee di
frattura naturali, rappresenta una figura femminile di altezza inferiore al
vero, acefala e priva delle braccia, con un peplo cinto sotto il seno e il retro
lavorato a mantello, appuntato con fibula circolare sulla spalla destra. Munita
alla base di un basso plinto, la scultura doveva essere innestata entro una
alloggio quadrangolare, elemento che potrà aiutare a identificare l’originario
ambiente di provenienza all’interno della parte oggi sommersa del Palatium
imperiale di Baia. A un primo esame e in attesa di studio scientifico e
restauro, la scultura sembra databile al periodo tra metà I-metà II sec. d.C.,
aggiungendosi alle altre rinvenute nel XX sec. sui fondali del Parco
Sommerso.
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