sabato 29 giugno 2013

ANCHE I GENI..SBAGLIANO


Francesco Rosi e la moglie Giancarla Mandelli
LA VERITÀ ATTRAVERSO IL CINEMA: UN INCONTRO FINITO A FISCHI
di Achille della Ragione
 Francesco Rosi è uno dei più grandi registi italiani di tutti i tempi. Nato a Napoli il 15 novembre 1922, durante la guerra abbandona l’Università, facoltà di Giurisprudenza, ed inizia a lavorare come illustratore di libri per l’infanzia. Collaborando a  “Radio Napoli” ha modo di conoscere Giuseppe Patroni Griffi, Raffaele La Capria ed Aldo Giuffrè con i quali stringeun bellissimo rapporto lavorativo e di amicizia. Nel 1946 il regista Ettore Giannini gli dà modo di entrare nel mondo dello spettacolo scegliendolo come assistente per la messa in scena de “Il voto” di Salvatore Di Giacomo mentre nel 1948 è Luchino Visconti a volerlo come aiuto regista per “La terra trema”, di cui cura anche il doppiaggio in lingua italiana.Nel 1952 Goffredo Alessandrini, con “Camicie rosse”, gli offre la possibilità di dirigere alcune sequenze del film ma è il 1958 a segnare il vero e proprio debutto di Francesco Rosi  nella regia cinematografica con un film, “La sfida”, che, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ottiene il “Premio speciale della Giuria” ed un grandissimo successo di pubblico e critica. I temi sociali, già affrontati nel film d’esordio, continuano con “I Magliari” del 1959 mentre nel 1961, con “Salvatore Giuliano”, inventa un nuovo genere: il film-inchiesta. Il gradimento del pubblico, nonostante l’argomento “tosto”, trattandosi di un vero fatto di cronaca dai risvolti politiciaccaduto non molti anni addietro, gli permette di attestarsi al 10° posto nella graduatoria dei film di maggiore incasso dell’anno di riferimento. L’impegno civile continua con “Le mani sulla città” del 1963, “Leone d’oro” alla Mostra del Cinema di Venezia, che racconta il sacco edilizio di Napoli in base ad accordi, più o meno palesi, tra i poteriforti degli anni ’50.Nel 1967, nella Certosa di Padula, ambienta alcune scene di “C’era una volta…” con Omar Sharif e Sophia Loren, un intermezzo favolistico che lo allontana per un poco dai temi sociali e politici cui ritorna nel 1972 con “Il caso Mattei”, interpretato da Gian Maria Volontè, e “Lucky Luciano” nel 1973. Nel 1978 dirige la versione cinematografica del bellissimo romanzo di Carlo Levi “Cristo si è fermato ad Eboli”.Un esame particolareggiato meritano la sua produzione ed i riconoscimenti che ne sono scaturiti dal 1980 ad oggi quando, a 90 anni compiuti, vorrà concedersi, ma non ne siamo certi, un meritato riposo. Nel 1981 dirige “Tre fratelli”, nel 1984 un adattamento della “Carmen” con Placido Domingo,nel 1987 ancora un romanzo, “Cronaca di una morte annunciata”, di Gabriel Garcia Marquez, nel 1990 “Dimenticare Palermo” e, finalmente, nel 1997 “La tregua”, tratto da un romanzo di Primo Levi, che racconta il ritorno a Torino dello scrittore e di altri ex deportati, liberati dal lager di Auschwitz. La trasposizione cinematografica di questo romanzo, vero e proprio  sogno nel cassetto al quale Rosi aveva dovuto rinunciare per il tragico suicidio di Levi nel momento in cui, 1987, si sentiva pronto ad affrontare il tragico argomento, è realizzata grazie all’aiuto di Martin Scorsese, che collabora con  il collega italianonella ricerca dei finanziamenti necessari.
Il film, però, nonostante gli alti costi di produzione, non ottiene  il successo speratodi critica e pubblico. Nel 2003 è ancora la volta di Francesco Rosi regista teatrale con “Napoli milionaria” cui segue, nel 2007, ad 85 anni, l’annuncio dell’addio al cinema e la sua completa dedizione alla regia teatrale. Tra il 2005 ed il 2012 gli sono stati tributati tanti riconoscimenti ed i suoi film sono stati oggetto di molte retrospettive in Italia ed all’estero. Dopo la laurea ad honorem in “Pianificazione territoriale urbanistica ed ambientale”, conferitagli dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria per il film “Le mani sulla città”, riceve l’”Orso d’oro”  alla carriera al Festival di Berlino del 2008,  la “Legion d’onore” a Parigi nel 2009 ed il “Leone alla carriera” alla Mostra del Cinema di Veneziadel 2012. Accanto alle gioie ed alle soddisfazioni per la lunga carriera di regista cinematografico e teatrale, Francesco Rosi ha dovuto, però, anche subireil grandissimo dolore per la tragica morte della moglie, Giancarla Mandelli, sorella della stilista Krizia, deceduta l’8 aprile 2010 per le gravi ustioni riportate  in seguito ad un incendio divampato nell’abitazione di Roma per una sigaretta  che ne ha bruciato il vestito.Prima di concludere, come per tanti altri personaggi celebri, racconterò brevemente l’incontro, ma sarebbe più preciso parlare di scontro, con l’interessato. La conoscenza diretta con il fratello, autorevole storico e napoletanista, relatore e frequentatore del salotto letterario di mia moglie che, per 10 anni, si riuniva ogni mercoledì nella nostra villa posillipina, non fu sufficiente ad organizzare un dibattito su un tema che mi stava particolarmente a cuore: il film “Le mani sulla città”, per molti un capolavoro, per me un clamoroso falso storico. Dovetti approfittare di un incontro pubblico al cinema Modernissimo, in occasione di una riproposta del film, presente il regista.Alla fine della proiezione si accese la discussione tra lodi sperticate ed io fui l’unica voce fuori dal coro. Il protagonista, un superbo RodSteiger, per molti raffigura Achille Lauro: viceversa, si tratta di Ottieri, uno spericolato palazzinaro autore di numerosi scempi edilizi tra i quali l’orrendo palazzone in piazza Mercato che ha deturpato per sempre uno dei luogo simbolo della città.Ma il falso più smaccato è costituito dall’inizio del film mentre scorrono i titoli di testa e la telecamera indugia sulle mostruose palafitte che da Fuorigrotta costituiscono l’accesso alla Tangenziale del Vomero, costruite molto tempo dopo l’ambientazione del film. Alle mie perentorie contestazioni il regista non seppe replicare ma il pubblico era tutto dalla sua parte e venni travolto da una salva di fischi.

venerdì 28 giugno 2013

MATRIMONI IN CITTA'


CAMELIE PER LE NOZZE DI ANGELO TRANCONE ED ILEANA MANDILE
Nella monumentale chiesa di San Carlo all'Arena, gli sposi hanno pronunciato il fatidico sì. Dinanzi a Dio ed ai propri cari, si sono giurati eterno amore, consacrando con grande consapevolezza il loro legame già collaudato e decisamente riuscito. Ad officiare il rito, padre Mario, guida spirituale dello sposo da sempre ed ora anche della sposa.  Compari d'anello i giovanissimi Claudia Trancone e Armando Giuseppe Mandile, sorella di lui e fratello di lei. Entusiasta e incuriosito dalla novitá il piccolo Paolo, due anni di inesauribile energia, figlio della coppia. In prima fila i genitori, Paolo Trancone e Consiglia Astuto, Maurizio Mandile e Teresa Lucianelli, e, ancora, il fratello di lei Valerio Giuseppe e quelli di lui, Stefania con il marito Giovanni Nazzaro e Ernesto con la fidanzata Emanuela Guida; i nonni: Gaetana Astuto, per lo sposo; Armando Mandile con Anna Mirone, Melly Lauriano con la sorella Angela per la sposa. Presenti gli amici di sempre: Stefania Costa e Cesare Pane,  Elena Cristiano, Antonio Alfante, e ancora, Libera Capone, Gennaro e Rossella Astuto. ImprenditorE come papà, lui, gemmologa come papà lei, ma con la passione per il giornalismo ereditata da mamma e dall'amatissimo nonno Giuseppe Lucianelli, nostro compianto collega, e con indiscutibili doti artistiche già testimoniate dalla ideazione e produzione di gioielli esclusivi realizzati a mano a propria firma e riuscite mostre ed esposizioni. La lunga giornata nuziale è stata caratterizzata dalla concreta armonia tra le famiglie e dall'atmosfera gioiosa e spensierata. I festeggiamenti si sono protratti fino a notte inoltrata, e sono iniziati dalla mattina con i preparativi e la successiva consegna da parte di Consiglia del bouquet di camelie ad Ileana, secondo tradizione, con brindisi augurali, tra gli applausi nei numerosi presenti giunti a casa della giovane sposa per partecipare ai preparativi e celebrare l'uscita da casa di Ileana, al braccio di papà Maurizio, sotto la pioggia di petali e riso. Tra i sorrisi e le citazioni augurali, anche tante lacrime di gioia. Ricevimento esclusivo con la supervisione di papà Paolo ed il contributo professionale di Valerio, fratello della sposa, nello staff del prestigioso Don Alfonso 1890 (e già ai fornelli de Dal Cavaliere, ristorante italiano number one a Monaco di Baviera). Menù raffinato, a base di pesce, crostacei e frutti di mare. Accurata la scelta dei vini. Di incredibile bellezza la scenografia: la Costiera sorrentina, con tanto di luna e cielo stellato, con sottofondo di magiche note dal vivo.Da ricordare, i contributi professionali del grande make up artist René Bonante; di Grazia e Massimo Arena hair stylist della sposa, e di Salvatore Marangio per Woman, autori delle acconciature; dello studio Bruno Ciniglia Fotografia che ha firmato le riprese ed un eccezionale servizio fotografico. Infine la romantica luna di miele in Grecia, a Rodi e dintorni.

giovedì 27 giugno 2013

MONDO DI SUGAR DADDY

L'ottantenne Hugh Heffner e le sue playmate preferite
DA PLAYBOY A WOODY ALLEN, I “PAPI” DELLO SHOW-BIZ
La figura dello Sugar Daddy nell’ambito dello spettacolo internazionale, o volendo usare termini più consueti, fra i “vip”, è meno inflazionata di quanto si pensi. In questo ambiente in realtà le coppie si formano quando la reciproca carriera è già avviata, ma allargando la cerchia anche allo show-biz più in generale, il sito SugarDaddy.it ha selezionato alcune coppie in cui la maturità e la fama dello Sugar ha giovato alla vita professionale della partner. L’esempio lampante che è inevitabile citare in quanto emblema dello stile “Sugar”, è Hugh Hefner, magnate dell’editoria statunitense e noto fondatore dell’impero di Playboy. Classe 1926, dopo essersi laureato in psicologia ed aver preso parte ai conflitti della Seconda Guerra Mondiale, Hef, come è conosciuto, intraprende una carriera nel campo dell’editoria: fu il primo a ritrarre la non ancora diva Marylin Monroe per Playboy, la sua rivista per soli uomini grazie alla quale deve la sua fortuna. Responsabile di importanti interviste di personaggi scomodi come Marlon Brando o Fidel Castro e di recente del ciclista Lance Armstrong, Hef si rifugia da anni nella sua magione chiamata appunto Playboy Maison, circondato dalle sue “conigliette” tra le quali ha trovato il suo ultimo amore e terza moglie: la modella e playmate Crystal Harris, classe 1986, che deve proprio a questa unione il suo lancio nel mondo dello spettacolo; unione sancita dal matrimonio avvenuto lo scorso anno. Passando dall’editoria al cinema, ci si imbatte nella controversa vicenda sentimentale del caotico regista Woody Allen, il quale iniziò negli anni ’90 una relazione con la giovane Soon-Yi, adottata dall’ex compagna del regista Mia Farrow; nonostante le strane vicende dalle quali è sbocciata questa storia, la coppia convola a nozze nel 1997, quando Allen ha 57 anni e Soon-Yi appena 22 - per un matrimonio longevo che ancora resiste nonostante la differenza di età. Lo stesso Allen, che maneggia sarcasmo, cinismo e ironia con quella maestria che lo ha reso uno dei più grandi registi del nostro secolo, ha definito la nascita della sua relazione con le seguenti parole: “Solo uno degli eventi fortuiti, dei colpi di fortuna della mia vita […] è stato un punto di svolta in meglio”.
Rimaniamo nell’ambiente cinematografico, ma ci spostiamo in terre nostrane, per citare due coppie che ricoprono rispettivamente i ruoli di regista/attrice; si tratta di Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti e Giovanni Veronesi e Valeria Solarino. In entrambe le coppie, la relazione ha portato un giovamento non solo personale ma anche professionale: la carriera della Ramazzotti ha subito un’impennata grazie alla collaborazione con il regista-marito Virzì, e i risultati hanno portato una critica positiva riguardo alle prestazioni artistiche di entrambi, e ottimi effetti al botteghino. Sorte simile per la seconda coppia citata Veronesi-Solarino, nonostante la collaborazione cinematografica sia stata finora meno frequente rispetto la prima coppia. Alex Fantini, fondatore del portale che facilita incontri fra giovani donne ambiziose e uomini maturi, ha commentato così le coppie elencate: “Indubbiamente quello dello show-biz, essendo un mondo poco accessibile ai più, risulta essere l’ambito in cui questo tipo di unioni agevola maggiormente la crescita professionale delle persone, futuri personaggi, coinvolti nella relazione. Si parla principalmente del cinema, ma succede anche nel mondo dello sport, della cultura e dell’editoria. Come visto, insomma, quello dello Sugar Daddy è un vero fenomeno alla portata di tutti”.


mercoledì 26 giugno 2013

NUDI PER LA..META'

ADDIO AL NUBILATO: IL SUSHI E’ SERVITO 
SULLO SPOGLIARELLISTA  SILVIO
 Naked sushi in "salsa" femminista
 Un’idea originale per un addio al nubilato divertente e di tendenza? Sicuramente uno dei più provocatori è quello proposto dalla catena di ristoranti nipponici aderenti al franchising Giappo (www.giappo.com), dove l’imprenditore Enrico Schettino ha lanciato una nuova iniziativa dedicata alle future spose ed immediatamente balzata in testa alla classifica delle preferenze dimostrate. Ospitate da una sala tatami altamente riservata, con tanto di cuoco dedicato nella sala che evita quindi di essere disturbati dall’andirivieni del personale dalla cucina, le clienti di Giappo possono oggi richiedere una serata a base di Sashimi e Nigiri servito per l’occasione sul corpo di uno spoggliarellista professionista selezionato dall’azienda stessa nudo in tutte le sue parti ad eccezione che nelle zone intime e sul viso. Le clienti possono così scegliere il sushi, adagiato su dei piattini per garantirne l’igiene e la pulizia. Il ragazzo, trasformato così in una tavola vivente, è pronto a restare immobile anche per due ore mentre le invitate al party prelevano il cibo adagiato su piattini e foglie di bambù con le classiche bacchette in legno come da un vassoio.  Forte anche di un costo più che abbordabile, mediamente non si superano i 40 euro a persona “all inclusive”, l’addio al nubilato Giappo ha conquistato subito le clienti di età compresa tra i 25 ed i 35 anni, che in una settimana hanno bersagliato con migliaia di click lo spot proposto da Giappo.   

In Giappone del resto è pratica abastanza comune proporre la cena servita sul corpo di una donna, la cosiddetta cena Nyotamori. L’idea, spiega Schettino, è nata proprio “per sottolineare il desiderio di ribellione delle donne che lottano ancora oggi per la parità. Ecco perché a volte abbiamo proposto lo spogliarellista con in volto la maschera di Berlusconi, il cui caso è emblematico di una rivolta fatta tutta al femminile. L'idea è di rivivire un Sex & The city, tutto al femminile”.  La leggenda dice che in Giappone, al tempo dello shõgun imperiale della famiglia Tokugawa agli inizi del XVII secolo, le donne più belle del Sol Levante venivano selezionate per la pratica del Nyotaimori. La donna dapprima veniva a lungo addestrata a ritrovarsi sdraiata immobile per tante ore, quante erano necessarie in quello speciale banchetto per pochi fortunati. Veniva successivamente preparata, attraverso procedure molto particolari, a sostenere impassibilmente l'esposizione prolungata all'alimento freddo sul corpo. Un'accurata depilazione poi regalava purezza al bianco corpo della geisha. Subito prima del servizio, la donna si concedeva un lungo bagno con un sapone neutro speciale per poi passare a una doccia fredda che più per raffreddare il suo corpo serviva piuttosto per le pietanze che di lì a poco il suo corpo doveva servire.Per centinaia di anni il Nyotaimori è stato praticato come forma d'arte culinaria per l'elite giapponese. Negli anni più recenti, la pratica ha iniziato a diffondersi in Giappone diventando una recente tradizione urbana. Dal Giappone, poi, il Nyotaimori si è esteso negli Stati Uniti dove è diventato di grandissima moda nei ristoranti di lusso più prestigiosi delle grandi metropoli.

martedì 25 giugno 2013

RICONOSCIMENTI DOC

da sx, Mario Gargiulo, Riccardo Cocciante e Giovanni Aversa
A RICCARDO COCCIANTE IL PREMIO CARUSO 2013
giovedì 27 giugno lo riceverà dal sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo 
sul palco di Marina Grande
 «Mancavo da qualche anno a Sorrento e con piacere ho ritrovato quei colori e quei profumi che mi legano a questi luoghi». Così Riccardo Cocciante, giunto  nella terra delle sirene in occasione del Premio Caruso 2013, il riconoscimento che giovedì, 27 giugno, gli sarà consegnato sul palco di Marina Grande dal sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo.
L'artista è stato accolto da una una rappresentanza dell'amministrazione comunale composta dall'assessore agli Eventi, Mario Gargiulo e dal consigliere Giovanni Aversa, che gli hanno fatto dono di una confezione di prodotti tipici agroalimentari della penisola sorrentina e di un cofanetto realizzato con l'antica tecnica dell'intarsio. «La presenza del maestro Cocciante  - ha dichiarato Gargiulo - uno dei più importanti esponenti della musica italiana, è già per noi un grande evento che regala ulteriore lustro e spessore al Premio Caruso, assegnato ogni anno dalla città di Sorrento a un artista che ha contribuito a diffondere la cultura e la musica italiana nel mondo. Riccardo Cocciante, con il suo Notre Dame de Paris, uno dei musical più visti in Italia e all’estero, ha infatti saputo rinnovare la tradizione della commedia musicale». Intanto Marina Grande si appresta a trasformarsi in un set televisivo per l'appuntamento estivo di Raiuno per la regia di Roberto Croce. Lo splendido teatro sul mare, montato per l’occasione con uno spettacolare impianto multimediale dello scenografo Marco Calzavara a fare da sfondo, sarà lo scenario per una serata di grande emozione, , che il pubblico potrà guardare su Raiuno il 5 luglio alle 21.10 e, in tutto il resto del mondo, sabato 6 luglio.
Filo conduttore dello spettacolo che con le parole, la musica e la danza viaggerà da Sorrento a New York, da Genova a Buenos Aires, passando per Roma, Berlino, Napoli, Milano, Parigi, Londra, saranno le canzoni che hanno contribuito a rendere tanti posti popolari nel mondo. Esistono infatti canzoni che, portando nel titolo o nel testo il nome di una città o di un luogo, hanno indubbiamente segnato il destino e la fortuna di alcune città, diventando esse stesse vere e proprie cartoline musicali. È il caso di Torna a Surriento, brano immortale scritto nel 1902 dai fratelli Ernesto e Giambattista De Curtis e portato al successo in tutto il mondo da Enrico Caruso. Una melodia indelebile, da cui avrà inizio e si concluderà il racconto di questa serata affidato alla inedita coppia Paola Saluzzi e Rocco Papaleo. 
"Una notte per Caruso" non attraverserà solo le città e i luoghi, ma avrà modo di soffermarsi anche su alcune straordinarie figure. Il grande tenore americano di origine italiana Mario Lanza sarà al centro di una di queste storie. Lanza ha raccolto nei teatri l’eredità di Enrico Caruso, interpretando addirittura il ruolo del più illustre cantante italiano sul grande schermo, è stato apprezzato interprete di Torna a Surriento e, come protagonista del film Arrivederci Roma, è stato responsabile del successo internazionale della omonima canzone, che in Italia ricordiamo soprattutto nella versione di Renato Rascel. Altri omaggi nella notte di Sorrento saranno dedicati a Enzo Jannacci e Franco Califano, artisti molto legati alle rispettive città di appartenenza, Milano e Roma.Tanti gli artisti coinvolti come Fiorella Mannoia, Simone Cristicchi, Bianca Guaccero, Enzo Iacchetti, Amanda Lear, Antonella Ruggero, Manuela Villa, Leda Battisti, Memo Remigi, la formazione corale Divas, la giovane cantautrice Silvia Olari, il tenore Stanislav Mostovoi del Teatro Bolshoi di Mosca e l’attore Marco Palmieri. Ampio spazio sarà dedicato come ogni anno anche alla danza, con le coreografie originali di Mvula Sungani create per la prima ballerina Emanuela Bianchini e un gruppo di straordinari ballerini di tango, vincitori di prestigiosi riconoscimenti e titoli mondiali. La direzione musicale e gli arrangiamenti sono affidati al maestro Vince Tempera che guiderà per l’occasione l’Orchestra Universale Italiana. I costumi dei balletti e di tutti i momenti di spettacolo sono disegnati e realizzati da Giuseppe Tramontano, noto designer che ha firmato gli abiti di scena di numerose produzioni cinematografiche, teatrali e televisive.

PER IL BENIN


“BENINSIEME 2013” MOSI CICALA ONLUS.
 “BENINSIEME 2013”: un “successo annunciato”, grazie alla grinta, al coraggio ed alla forte determinazione del suo Ente promotore: “Mosi Cicala Onlus”. A comunicarlo il Presidente p.t. Roberto Pennisi nel corso della conferenza stampa, modulata dalla giornalista Maridì Vicedomini, Media Partner della kermesse, tenutasi all’ “Archivio Storico” di Via Scarlatti in Napoli. Accanto a lui, Agnese Palmieri, il Console Onorario del Benin a Napoli, avvocato Giuseppe Gambardella, Lina Carcuro ed Aldo Cappelli, “medici in frontiera” nel Benin, Maurizio Montecatini di Galà Eventi ed Anna Sommella dell’Adolphe Ferriere tra gli sponsor della manifestazione. <<L’ evento>>, come ha riferito lo stesso Pennisi, <<si terrà il 3 luglio sera al Nabilah di Bacoli con la brillante conduzione della giornalista televisiva Serena Albano; esso è finalizzato alla raccolta fondi a favore del Centro per la cura dei bambini malnutriti di Zinviè in Benin  e del progetto “Aggiungi un posto a tavola” attivato dalla parrocchia del Sacro Cuore di Arzano con Don Alessandro Overa. Special guest della serata Gigi Finizio e Peppe Iodice e tanti artisti dello showbiz partenopeo, tra cui Fabrizio Fierro e la sua band ed il sassofonista Pepito.“Mosi Cicala Onlus>> ha proseguito il Pres. Pennisi - è un’ Associazione no profit, fondata nel 2008 in memoria di Maria Rosaria Cicala dai suoi familiari e da un gruppo di medici e volontari napoletani allo scopo di sostenere la promozione e la protezione dei diritti dei minori, delle donne e dei malati con particolare riferimento all’Africa dove da più di dieci anni, viene svolta un’intensa attività di prestazioni sanitarie e di sana  nutrizione nei reparti di chirurgia e pediatria presso l’Ospedale “La Croix” di Zinviè nel Benin. In particolare, nel 2012, Mosi Cicala Onlus si è adoperata per supportare la ristrutturazione dello stesso nosocomio avviata  dai missionari Camilliani, collaborando per un altro verso, con le suore “Figlie di San Camillo” nella loro intensa attività  di lotta alla malnutrizione. Dall’inizio di questo anno, il CDA dell’Associazione, accanto alla missione umanitaria in Africa, ha mostrato particolare interesse anche per le problematiche sociali di Napoli e provincia, impegnandosi nella realizzazione di due nuovi progetti: il primo, sotto la guida di Padre Gennaro Matino, già operativo, riguarda la creazione di un laboratorio di sartoria presso la Parrocchia del SS.Cuore di Gesù di Torregaveta in collaborazione con Don Alfonso Farina, e l’altro, già citato, denominato “Aggiungi un posto a tavola”, concerne l’istituzione una mensa giornaliera per indigenti abbandonati con la confezione di 60 pasti giornalieri da consegnare al domicilio di ciascun “adottato” da un nucleo familiare del comprensorio>>. Da sottolineare, infine, che nel corso della imminente manifestazione al “Nabilah”, verrà assegnato il Premio Mosi Cicala Onlus 2013 opera dell’artista Claudia Piscitelli al maestro Lello Esposito, artista ed ambasciatore della creatività e dell’ingegno partenopei nel mondo.

lunedì 24 giugno 2013

ASCOLTATEMI BENE.....

 VE LO CHIEDE PINO PARISI
Si sta facendo conoscere e apprezzare, nel variegato panorama della musica napoletana, un bravo interprete della canzone partenopea con uno sguardo presente al repertorio italiano. Parliamo di Pino Parisi, originario di Torre del Greco, 29 anni, dei Pesci, alla ribalta dal punto di vista professionale da sette mesi, ma che ha respirato aria artistica fin da piccolo in quanto è nipote d’arte, suo nonno, Pino Parisi, ha avuto un bel successo nazionale. “Ho moltissime fans e tanti fan che mi seguono, mi amano, si informano sui miei spostamenti e sulle mie serate, sono veramente felice di come stanno andando le cose, sono comparso sulle scene da pochi mesi eppure sento intorno a me molto gradimento da parte del pubblico e lusinghieri apprezzamenti da parte della critica e degli addetti ai lavori” – afferma, contento e soddisfatto Pino. Per ricordare la carriera del nonno ha voluto mantenere il suo nome, Parisi è protagonista di uno spazio televisivo su Campania Tv, ha un grosso seguito e il suo video ufficiale “Quando finisce un amore”, ideato e diretto da Ciro Grieco e Checco Danza, sta piacendo molto: “Tra pochi giorni uscirà il mio primo lavoro discografico dal titolo Ascoltatemi bene, contiene 15 brani, tutti belli, curati nei minimi particolari e orecchiabili, punterò per la promozione su due in particolare Vivo di te e Perché perché, inoltre ho una canzone eseguita in coppia con il mitico Raffaello dal titolo E cattiva lei che sta andando già bene”. Parisi è appassionato di motociclette e tatuaggi, è un ragazzo molto sensibile e profondo, è legatissimo alla sua famiglia e agli amici ed ha cominciato il suo tour estivo: “Di recente ho fatto un grande concerto a Foggia insieme a Raffaello ed è stata una forte emozione cantare davanti ad oltre 2500 persone, siamo stati accolti con tanto calore ed entusiasmo, ora ho vari impegni tra locali, manifestazioni, cerimonie, feste, non mi posso proprio lamentare. Il 29 giugno, nel pomeriggio, parteciperò come ospite ad una tappa di Stelle Emergenti, la popolare kermesse di moda, canzoni e arte che si svolgerà nel Complesso Zeno mentre la sera sarò tra gli invitati Vip della Festa di Compleanno di Ciro Torlo, Mister Italia 2011, modello e attore”.

RED CARPET PER IL FILM TURISTICO

da six: le presentatrici, Antonio Primiceri general Manager tourfilmfestival, Antonio Conte presidente onorario, il sindaco di Spello, il sindaco di Carmiano (Le), la delegata Jordana, Cosimo Durante Presidente Tourfilmfestival Italy
CERIMONIA DI PREMIAZIONE DELLA 50 EDIZIONE 
DEL TOURFILFESTIVAL 2013
La cerimonia si è svolta nello spazio della tenuta  "Barone di Mare"
Serata all'insegna del buon cibo della musica, moda, ma soprattutto della cultura turistica. Sono stati infatti assegnati i riconoscimenti ai migliori documentari inviati alla selezionata giuria che ha scelto le opere in concorso. Vincitori i filmati della Giordania con "Jordan" di Khaled Haddad che tra l'altro era la "guest Star", la Thailandia che ha presentato un film su "James Bond Island-Andaman sea". I paesi partecipanti la Bosnia Erzegovina, il canada, la Croazia, la Grecia, l'Iran, l'Italia la Polonia, il Regno Uniyo, la Romania, la Serbia gli Stati Uniti, la Thailandia, la Rep.Ceka, lIndia, il Peru, la Francia, l'Austria. Il giorno precedente invece sono stati consegnati, negli spazi congressuali dell'Hotel "Leone di Messapia" che ha, tra l'altro, ospitato gli intervenuti e le delegazioni straniere. i premi alla carriera per il turismo a: Vuqovar Haciyv primo segretario Ambasciata dell'Arzebajgian, a Sandro Vitali Sindaco di Spello, Giancarlo Mazzotta, general Manager Hotel e Resort "Barone di Mare", Daniela Monaco giornalista, Marco Biazzetti sale executive Royal Jordan for Italy, Sandro Botticelli, marketing manager Thai Tourism Board of Italy, Marco Petrolo Royal Jordan airlines, Filippo Pascuzzo, Osvaldo Pascuzzo, Lucio Perrone managers hotel "Leone di Messapia", Marino Collacciani giornalista,  Piero Pacchiarotti, filmaker, Luca Rombi manager Hotel Lunetta di Roma, Nino Vermicelli pr manager Ediman meeting & congress, Angela Valenti comunnication areoporti di Roma, Nicola Pagliara Niko tours, Paolo Calabrò President Rental In, Camillo Tondi giornalista e Nicola Squitieri giornalista. Ad Antonio Conte Presidente onorario ed ideatore del Tourfilmfestival un importante riconoscimento dallo Skal International consegnatogli dal presidente  Skal Roma Augusto Minei, oltre ad un piatto in bronzo di un noto scultore bosniaco per la sua attività nel turismo.

mercoledì 19 giugno 2013

EVENTI MODA


Andrea Odifreddi
IN PASSERELLA AL "CAIVANO MODA EVENT" 
IL TOY BOY  DI LORY DEL SANTO GENNARO LILLIO CAIVANESE DOC
Gennaro Lillio
Guest star Stefano De Martino, Andrea Odifreddi da "Uomini e Donne", Laura Tresa, Stefania Maria
Inizia con Stefano De Martino, il noto compagno della più famosa show girl Belen Rodriguez, la 12^ edizione di “Caivano Moda Event”, in programma da venerdì 21 a domenica 23 Giugno, presso l’area mercato di via Fratelli Rosselli, con il patrocinio del Comune e dell’associazione commercianti Aicast Intercomunale.Nella prima giornata, infatti, si prevede il pienone di folla per il giovane di Torre Annunziata divenuto famoso, che salirà sul palco dopo l’esibizione della scuola di ballo Fe.Mi. Dance. Il direttore artistico ed organizzatore, Michele Trasparente, ha dovuto rinviare la manifestazione, inizialmente programmata per fine maggio, causa il maltempo, ma resta pressochè immutato il programma. Sabato 22 giugno sul palco due comici del film “Benvenuti al Sud”, Salvatore Misticone e Francesco Albanese, preceduti dalla musica del gruppo “La Voce dei Marmocchi”. Nella serata conclusiva l’ospite più atteso è Andrea Offredi, volto noto del piccolo schermo nel programma Mediaset “Uomini e Donne”, il quale chiuderà l’ormai classica sfilata di moda con numerose modelle, fra cui le professioniste Laura Tresa e Stefania Maria, e le caivanesi Valentina Puzone, due volte semifinalista di Miss Italia, e Chatrin Ponticelli, nota anche come pittrice; presentatore Anthony Palmieri, coreografie di Mariangela Trasparente. Per i parrucchieri sfilerà in passerella un caivanese famoso, il modello Gennaro Lillio, fresco ex fidanzato della nota attrice Lory Del Santo.