giovedì 28 agosto 2014

NELL'ISOLA DI ARUBA MUSICA..ELETTRICA

ARUBA ELECTRIC FESTIVAL
Confermati i primi nomi di rilievo: LIL JON, LOCO DICE, KNIFE PARTY, DJ CARNAGE 
e CHUCKIE si esibiranno nella seconda edizione della rassegna dedicata alla musica elettronica
I primi artisti dell’Aruba Electic Festival 2014 sono stati confermati.  Lil John (USA), Loco Dice (Germania), Knife Party (Australia) e DJ Carnage (USA) si trasferiranno ai caraibi per la seconda edizione del festival che si terrà dal 3 al 7 settembre. Anche Chucie, ideatore e fondatore della rassegna si esibirà sul palco del festival. Tra i nomi in forse troviamo anche Fellow (Olanda), Boris (USA, ma originario della  Russia), Nutzbeatz (Aruba), Hector (Messico) e  Karixon (Aruba).Dopo il successo della prima edizione, l’Electric Festival replica anche quest’anno e cresce sia nel numero di artisti che nel numero di concerti per dar vita ad una intensa settimana di musica e festa. Anche il programma di attività collaterali è gremito di appuntamenti.  La cerimonia di apertura è prevista per la sera del 3 Settembre e avrà come sfondo la musica techno; il giovedì sera sarà dedicato alla “Club Night” e farà da apripista alle due giornate clou della rassegna, che si concluderà con il Beach Festival la domenica sera. Parallelamente all’EF, si terrà negli stessi giorni l’ADE Conference, organizzata dell’Amsterdam Dance Event, uno dei più amati e apprezzati festival di musica elettronica del mondo. Per l’occasione sono previste conferenze con interventi di personaggi di spicco dell’industria musicale e feste esclusive nei migliori locali di Aruba. L’Aruba Tourism Authority crede fortemente in questa manifestazione e nelle ricadute positive che può avere sull’isola, e per questo motivo sarà Main Sponsor dell’evento.

SERGIO ASSISI ALLA SUA PRIMA PROVA DI REGISTA

SERGIO ASSISI SCEGLIE VILLA DIAMANTE COME SET DEL SUO FILM "A NAPOLI NON PIOVE MAI"

Sergio Assisi sceglie Villa Diamante come set del suo primo film da regista, "A Napoli non piove mai". Il lungometraggio, di cui l'attore partenopeo è anche produttore, sceneggiatore e ovviamente protagonista, racconta le vicende di tre personaggi che si ritrovano a condividere esperienze e vita insieme fino a curare, rispettivamente, i malanni che li attanagliano. Villa Diamante ha ospitato ieri le riprese di una delle scene clou del film. Sul set, attrezzato nei punti "strategici" della struttura di via Manzoni, gli attori del cast e centinaia di comparse. "E' una location di lusso - ha dichiarato Sergio Assisi - mi piace contribuire con il mio film a far conoscere al pubblico un posto così bello".Alla vigilia dell'uscita nelle sale di "A Napoli non piove mai", prevista per i primi mesi del 2015, sarà pubblicato un numero speciale della rivista Dconcept, edita da Villa Diamante, dedicato al lungometraggio, con un'intervista esclusiva a Sergio Assisi. Completano il cast del film, Ernesto Lama, Valentina Corti, Nunzia Schiano, Sergio Solli, Antonella Morea, Gaetano Amato, Giuseppe Cantore, Lucio Caizzi, Clotilde Sabatino, Luigi Di Fiore, Magdalena Grochowska, Massimo Andrei e Giancarlo Ratti.

lunedì 25 agosto 2014

ISCHIA RITORNA ISOLA DEL CINEMA?

Steven Spielberg Barbra Streisand e Don Johnson 
in visita a Sant'Angelo ad Ischia.
Foto de "Il Golfo"
Si respira aria di Hollywood a Sant'Angelo. E Ischia viene catapultata nuovamente nella incantata atmosfera in cui i festival del cinema e della musica hanno avvolto l'isola agli inizi dell'estate grazie a un parterre di star di tutto rispetto. Richiamati forse proprio dalla notevole pubblicità del Global Fest che nel mese di luglio ha acceso i riflettori della notorietà sull'isola verde, nella serata del 21 agosto  presso il ristorante "il Pirata" situato al centro del prezioso borgo ischitano, è stato avvistato un trio d'eccezione. La notizia è data dal Golfo  quotidiano delle isole diretto da Mauro Iovino. Il regista Steven Spielberg, una delle colonne portanti del cinema americano, noto regista e produttore di famosissimi film che hanno allietato negli ultimi trent'anni generazioni di cinefili, è stato avvistato assieme a Barbra Streisand, cantante e attrice di successo planetario, a godere delle bellezze del villaggio marinaresco, una delle perle più invidiate del Mediterraneo che si riconferma un luogo molto apprezzato dalle famose personalità che scelgono Ischia come parentesi di relax per le proprie vacanze. Assieme a loro, a godere dei piatti tipici cucinati dal rinomato ristorante incastonato nel cuore del borgo, c'era anche Don Johnson, star del cinema resa famosa dalla serie tv Miami Vice la cui verve attoriale è stata recentemente rinverdita dalla performance nell'ultimo film di Quentin Tarantino, il pluripremiato Django Unchained che lo vede protagonista di un ruolo tragicomico molto apprezzato dalla critica.. A quanto risulta ad alcuni presenti che sarebbero riusciti ad ascoltare spezzoni della conversazione le star hanno scelto Ischia per il buon cibo, la riservatezza e per ragionare su un film da ambientare nel golfo di Napoli nel prossimo futuro. Italia Notizie

giovedì 21 agosto 2014

FLASH NEWS

ANGELINA JOLIE E BRAD PITT DI NUOVO INSIEME 
IN UN FILM TOP SECRET 
CHE STANNO GIRANDO A MALTA
A Gozo (Malta) set blindatissimo per la nuova produzione dei "Brangelina". Un nuovo film che vedrà protagonisti, di nuovo insieme dopo 7 anni, Angelina Jolie e Brad Pitt (nel 2005 Mr e Mrs Smith's). E' in corso la ricostruzione del  villaggio  teatro delle scene e si aspetta l'arrivo dei  divi accompagnati dai 6 figli, già venuti a trascorretre sull'isola le vacanze, qualcuno dice di aver già visto in incognito la bella Jolie tutta vestita di nero imbarcarsi sul traghetto che porta a Gozo...sarà stata proprio lei...a saperlo........

MODE ESTIVE

DALL'AMERICA: FATTI IL GAVETTONE 
E FAI LA NOMINATION
Ogni estate porta una moda. Quest'anno direttamente dagli States le celebrità usano autogavettonarsi  nonimando un loro amico o nemico. Quella che era una moda tipica da caserma, il classico gavettone alla neo "burba" ora è diventata il tormentone d'estate. In Italia gira il video su FB dell'autogavetton fatto da Belen e da Bocelli....E divertiamoci così

lunedì 11 agosto 2014

NOZZE A CORLEONE

COPPIA DANESE CONVOLA A NOZZE A CORLEONE
I due sposi piantano un ramoscello d'ultivo in ricordo della giornata
Marianne Morning e Jan Bredahl Thomsen, due cittadini di Copenaghen, questa mattina si sono uniti in matrimonio all'ombra della splendida casina di caccia di Ficuzza. La coppia è la ventitreesima ad aver scelto Corleone come cornice per le proprie nozze dal 1998. Il matrimonio siciliano è stato organizzato dal console di Danimarca a Palermo, signora Hanne Carstensen che, dopo aver seguito la prima coppia di danesi che si è sposata a Corleone, promuove attivamente questa romantica possibilità nel paese scandinavo. La cerimonia è stata officiata dal sindaco di Corleone, Lea Savona, che ha regalato ai neosposi una bottiglia di O'love oil, olio extravergine d'oliva tratto dagli alberi che i coniugi danesi hanno via via piantato a Corleone in ricordo delle nozze

TO NAPOLI FROM KAZAKISTAN



 PASCAL AL SECOLO PASQUALE CAPRINO 
POP STAR IN KAZAKISTAN
 
Per caso su Deejey TV mi sono soffermata a guardare un programma intitolato "Pascalistan" ed ho scoperto che il protagnista, divo in kazakistan, è Son Pascal, al secolo Pasquale Caprino da Capaccio provincia di Salerno. Tutti, in Kazakistan lo conoscono, e cantano le sue canzoni.  Pasqualino per cercare di sfondare nel campo della musica si era trasferito a Londra (da Napoli già era andato a Roma e poi a Milano). Ma la fortuna aveva deciso per lui. In Inghilterra incontra una ragazza kazaka che lo invita a partecipare ad un edizione di XFactor locale. Va e partecipa. Arriva secondo. Un idea geniale: amante di Sting decide di riscrivere il noto brano "Englishman a New York" facendolo diventare "Englishman in Skymkent"  cittadina nel sud del Kazakistan, e il suo brano diventa una sorta di tormentone  su Youtube raggiungendo più di 70 mila visualizzazioni  nel paese. Cominciano le interviste le ospitate nei programmi e Son Pascal prende il volo. Non si ferma, continua a scrivere. Un altro successo "You should speak in Kazaskha" un sorta di rap che canta in kazako «Ho conosciuto un popolo veramente aperto e curioso. Ci sono circa 240 etnie diverse tra uzbechi, tedeschi, mongoli, è un luogo davvero interessante», racconta. «Certo, mi manca l’Italia, la mia famiglia e i miei amici ma qui ho trovato più possibilità perché c’è uno stile musicale molto diverso ed è più facile che il nostro venga apprezzato maggiormente». E bravo Son Pascal! Ituoi brani stanno cominciando a girare anche dalle nostre parti ed il numero di visualizzazioni aumenterà e chissà che Carlo Conti non t'inviti come ospite d'onore nel suo prossimo Sanremo! http://www.deejay.it/video/programma/pascalistan/

martedì 5 agosto 2014

PRO ANIMALI

TANTI VIP IN MAGLIETTA
PER AIUTARE I QUATTRO ZAMPE
Da Andrea G.Pinketts a Ghyblj, da Beppe Bisceglia allo staff del Banco Alimentare Zoologico
Maura Anastasia  con gatto esotico
Campanale, Ostuni, Anastasia, Raspelli , Ghiblj
Il Brindisi
Ghiblj, Anastasia, Raspelli
 Per ora sono poche decine : bianche, nere, con il colletto a V, sbarazzine e giovanili ... Per ora è solo un gioco con uno scopo anche benefico : se il riscontro sarà positivo il tutto si trasformerà in un vero e proprio aiuto stabile e concreto per i nostri amici a Quattro Zampe. A Milano,nel verde del Just Cavalli( al Parco Sempione,accanto alla Triennale, in via Camoens)Maura Anastasia ed Edoardo Raspelli hanno presentato delle magliette"speciali" da loro ideate. Lo slogan che attraversa le magliette è "Friends of the Animals" e, sotto, l'autografo dei due ideatori. Sotto alle figurette di un gattino ed un cagnolino abbracciati , le firme di Maura Anastasìa ed Edoardo Raspelli con accanto l'impronta di una zampina con un cuoricino. I disegni sono di Alekas Ghirsen , disegnatrice e fumettista di fama ma, soprattutto , anche lei " grande amica degli animali ". Sono stati molti i VIP di moda cultura spettacolo tv e cinema che nel bellissimo locale di Roberto Cavalli hanno indossato queste magliette "programmatiche".  Richiamati anche dall'invito dell'organizzatore di eventi , Paolo Chìparo , sono intervenuti,tra gli altri, BPM (eventi riprese e telecamere del regista Maurizio Ghiotti e interviste a cura del DJ Riky One), Kristina Malvestiti (presidente dell’associazione ''Amici Per i baffi”di Madone, BG), gli sponsor Prolife (www.prolife-pet.it ) ed Animal Center (di Dalmine,BG, www.animalcenterdalmine.com ), Stefania Demicheli (responsabile insieme a Daniela Monfroglio del Parco Gatti Terapeutico di Galliate,Novara),gli attori Salvatore Maniscalchi e Carlo Emanuele Ostuni , lo scrittore e conduttore TV Andrea G.Pinketts, il regista Fabio Bastianello, la cantante e conduttrice Eleonora Cassandra Espago(testimonial per Tinto Brass del libro” Sesso Scarpe e Pesciolini”),il produttore Cesare Giromini , Francesco Lombardi(in arte Ghyblj,anche attore per Tinto Brass), Federica Nin( scrittrice di libri sugli animali come''Anche questo e' amore-racconti tra velluto e carta vetrata''), Alejandra Gutierrez attrice e Presidentessa dell'associazione Heartbeat MovingChildren dedicata ai bambini con la sindrome di down, la modella brasiliana Sonia F Viera , la vocalist e sosia Sharon Ballere', la modella Loredana Sileo, Veronica Federica Bernasconi(sosia di Audry Hepburn),l'amministratore di DIVA Cosimo Altavilla, il fotografo Beppe Bisceglia, Antonio Mauro sosia di Silvio Berlusconi, il Maestro Michell Campanale , il modello Alessio Citarelli, Faith Federica Costa,Fabrizio Gurgone della Onlus Balzoo,il Banco Alimentare Zoologico,le miss Deborah Bignoli ed Andrea A.Baiardi...Maura Anastasìa,attrice e fotomodella, è per antonomasia "l'amica degli animali": nel suo recente passato c'è stato anche l'incatenarsi per protestare contro le sperimentazioni della Green Ill oltre a vari calendari le cui offerte sono state sempre in parte utilizzate per sfamare nei canili e nei gattili i quattro zampe bisognosi.Edoardo Raspelli , "cronista della gastronomia " e conduttore dal 1998 del domenicale Melaverde ora su Canale 5, ha in casa sua tre gatti. Ne aveva anche un altro che è morto investito da un motociclista ( probabilmente apposta perché Gandalf era...nero). Maura Anastasia ed Edoardo Raspelli sono stati fotografati spesso da altri amici degli animali come loro:il”panettiere naturalista”Baldovino Midali e il duo Donato Veneri/Mario Torelli.

sabato 2 agosto 2014

PER NON DIMENTICARE



ENRICO  CARUSO
La voce e il cuore di Napoli
  Il 2 Agosto ricorre l’anniversario della morte del grande tenore Enrico Caruso, Napoli 25.2.1873 – Napoli 2.8.1921.Sono trascorsi ben 93 anni ma resta sempre vivo in noi il suo ricordo.Nessuno degli artisti lirici, stando a quanto si ricorda, può paragonarsi a Enrico Caruso; nessuno ebbe la dolcezza, la pastosità di timbro e l’estensione di suono della sua voce.
Nacque a Napoli il 25 febbraio 1873, poco lontano dalla nota Piazza Carlo III.
Egli che era il diciottesimo di 21 figli di un modesto operaio; che per due anni aveva lavorato in una fabbrica di fontane e che aveva cantato chiedendo “la buona grazia del pubblico”, conosceva bene le ristrettezze della vita e sapeva quanto era bello consolare chi soffriva per far fiorire un sorriso sul volto del prossimo bisognoso.
Verso i dieci anni cominciò a cantare nelle chiese, come amava dire egli stesso. Il padre all’oscuro delle sue qualità canore lo mise tra gli apprendisti meccanici della fonderia De Luca all’Arenaccia. Anche qui Carusiello (così veniva chiamato affettuosamente) fu subito notato per la sua mirabile voce, e tutti lo invitavano a cantare. Chi, però, intuì quale tesoro fosse quella voce e si impegnò a valorizzarla, fu il baritono Edoardo Misiano. Cantavano insieme sulle spiagge napoletane  durante l’estate e un giorno questi, preso da irresistibile entusiasmo, esclamò “Caruso, la tua voce è unica al mondo!”. Il giovane, che allora contava diciannove anni, rise incredulo e rispose che cantava solo perché non sapeva farne a meno.
L’amico non si diede per vinto e tanto insistette da convincerlo ad andare dal maestro Guglielmo Vergine. Ma questi udita la voce sottile del giovane, scrollò la testa e mormorò con un sorrisino di compassione: “Caruso, figlio mio, la tua voce è tutta vento!”. Neppure dopo questo scoraggiante responso il Misiano si arrese. Se ne stette tranquillo per qualche tempo e poi ritornò alla carica: “Caruso, te lo ripeto ancora: la tua voce è miracolosa. Il maestro Vergine dev’essere matto !”. il giovane si decise perciò, a ritornare dal Vergine. Il quale non soltanto si ricredette, ma ne divenne il più appassionato sostenitore in quei primi tempi della carriera.
In attesa di migliore sorte, per le feste patronali, il giovane tenore seguiva i concertini dei posteggiatori che andavano a suonare nei rioni popolari di Napoli. Oppure cantava nei caffè o, come già dicevamo, sulle spiagge. Dopo, passava tra la folla che l’aveva ascoltato per raccogliere con un piattino le varie offerte.
In breve tutti si accorsero delle sue capacità, iniziarono così i primi contratti, i primi guadagni.
A Napoli, il vecchio teatro Mercadante era stato trasformato e rimesso a nuovo da Nicola Daspuro, rappresentante generale della casa Sonzogno, diretta dal maestro Zuccani. Un giorno si presentò al Daspuro Guglielmo Vergine e gli raccomandò caldamente Caruso. Fu pertanto ammesso nella Compagnia e gli dettero da studiare, tra le altre opere, la Mignon. Ma, nonostante i paterni incoraggiamenti dello Zuccani, come si andava a provare, il giovane si emozionava a tal punto da non poter proseguire. La conclusione fu che la Stagione terminò senza che avesse potuto cantare una sola volta. (Il nervosismo e la preoccupazione per il pubblico non l’abbandonarono mai, e, oltre tutto, ne facevano fede le molte sigarette che fumava nel camerino e i calmanti a cui ricorreva perfino sulla scena).
Con tenacia commovente, il Vergine si presentò al Daspuro anche l’anno dopo, pregandolo di andare a sentire Caruso al Verdi di Salerno. Questi si sforzò di trovare mille scuse per non andarvi; ma le insistenze furono tali e tante che fu costretto ad accondiscendere. Non se ne pentì. Caruso cantò come non si sarebbe mai aspettato ed egli si affrettò a comunicare il proprio entusiasmo al Sonzogno. Fu autorizzato a scritturarlo per il Lirico di Milano con la paga di 500 lire al mese. Vi debuttò con l’Arlesiana di Cilea e il successo fu strepitoso. Il giorno seguente firmava un contratto per 1000 lire a recita.
Da allora ebbe inizio la sua ascesa straordinaria. Gli arrivarono offerte da ogni parte e fu conteso dai migliori teatri: 1.000, 2.000, 3.000, 10 mila lire a recita. I proprietari del Metropolitan di New York, che prima l’avevano scritturato per 12.000 lire, finirono col presentargli i contratti con la cifra in bianco. Eppure, era sempre pagato poco in rapporto agli incassi strabilianti. Nono solo il teatro era sempre zeppo, ma molto pubblico era costretto a tornare a casa, per mancanza di posti. Andato in Messico nel 1919, per una tournè, una sera dovette cantare sotto l’ombrello a causa di un improvviso temporale; e tutti i 35.000 spettatori restarono impietriti ad ascoltarlo sotto l’acqua. Giunse ad ottenere compensi serali di 40.000 lire (di quel tempo!). a tutto ciò bisognava aggiungere, inoltre, i proventi per niente trascurabili dell’incisione dei dischi.
Poco prima di morire, al musicologo Alberto De Angelis che voleva conoscere dei dati biografici, il cantante rispose in questi laconici termini: “24 anni di carriera 20 milioni”. Ma poi i milioni erano diventati più del doppio. Forse neppure lui sapeva bene quanto possedeva. Sapeva soltanto che nel 1918 fu quotato per 153.933 dollari di tasse dal fisco americano, mentre quello italiano cercava di non essere da meno.
Superate le ambiguità sulla classificazione della sua voce (se tenorile o baritonale), dovute alle difficoltà nell’uso del registro acuto e al timbro scuro e vellutato, si affermò nel 1897 con un’interpretazione della Gioconda al Massimo di Palermo e fu poi a Livorno (Bohème), a Milano (Arlesiana) e infine a Pietroburgo.
Al colorito caldo e alla morbidezza della voce, la propensione per il repertorio fece via via aggiungere una incisività drammatica. Dalla fine del 1903 al 1920 Caruso fi interrottamente al Metropolitan di New York, facendosi applaudire anche nelle altre principali città d’America e d’Europa. Nei primi anni americani Caruso allargò ulteriormente la sua gamma verso l’acuto, conquistando una forza drammatica, una potenza di voce paragonabile a quella di Tamagno. Ma passò a un repertorio di opere romantiche (e soprattutto. Aida, Ballo in maschera, Rigoletto), oltre naturalmente alle più famose arie della canzone classica napoletana.
NAPOLI NEL CUORE
Andato all’estero e diventato una celebrità mondiale, Caruso era tornato per cantare nella propria città il 1901.  Purtroppo l’accoglienza non fu pari alle aspettative; principalmente per un gruppo di facinorosi che disturbarono in teatro la prima sera. L’artista se ne dispiacque tanto che andò via senza neppure terminare il corso delle recite programmate al S. Carlo. Giurò anzi di non mettere più piede a Napoli se non per salutare la vecchia mamma e… per mangiare i vermicelli. Ma, nonostante l’antipatico incidente, egli rimase sempre teneramente innamorato della città che l’aveva visto nascere e dove aveva tanto sofferto e sognato. “Se mi apriste il cuore – soleva dire – vi trovereste un nome solo : Napoli!”.
Caruso omaggiò Napoli e la sua canzone in giro per il mondo ecco alcuni brani del suo repertorio: Mamma mi che vò sapè; Santa Lucia – Marechiare – tarantella sincera – Manella mia – Fenesia ca lucive – ‘O sole mio – ‘A vucchella – Senza nisciune – Io m’arricorde e Napule – Core ‘ngrato. Oltre alla meravigliosa “Tiempe antiche” da lui stesso composta.
Questo omaggio di cuori innocenti assume il significato d’un bellissimo simbolo: ricorda che Caruso, oltre a essere il più grande tenore del mondo, ebbe un cuore particolarmente sensibile e generoso: il cuore d’un autentico napoletano. Ogni mattina, raccontava la moglie, gli arrivava un pacco di lettere e quasi tutte chiedevano aiuto. La stessa signora Doroty diceva di aver trovato dopo la morte del marito una lista di circa 130 nomi a lei completamente sconosciuti: era tutta gente alla quale elargiva soccorsi con scrupolosa puntualità. E sorprende ancora di più pensare che era stato generoso anche quando era un povero squattrinato. La sua popolarità fu enorme, e a essa contribuì in misura determinante il disco, che in quegli anni incominciava a entrare nell’uso. Caruso morì in seguito a gravi complicazioni polomonari era il 2 agosto del 1921, aveva appena 48 anni. Secondo il suo desiderio il suo corpo riposa nella sua amata Napoli presso il Cimitero di Poggioreale. 
Mario Mirenghi