CHE BOLLE IN PENTOLA

L’A.M.I.R.A. APPRODA AI CAMPI FLEGREI

Un’altra referenza territoriale per la sezione Napoli-Campania


Sarà il Grand Hotel Serapide e Villa Damasco, in via San Gennaro, 34 a Pozzuoli, ad ospitare l’Associazione Maître Italiani Ristoranti & Alberghi, sezione Napoli-Campania diretta dal fiduciario Dario Duro, che proseguendo la sua espansione nel territorio campano nominerà e presenterà i suoi referenti di zona per i Campi Flegrei, martedì 6 giugno, con inizio alle ore 17:00. L’evento organizzato nell’ambito di una sempre maggiore qualificazione della ricettività ed accoglienza del turista e degli stessi campani, desiderosi del ricevere un servizio che i personaggi dal cravattino AMIRA sanno offrire ed offrono con orgoglio, vedrà la presenza di numerose personalità della zona e non a cominciare dal presidente nazionale AMIRA Valerio Beltrami e del tesoriere nazionale dello stesso sodalizio Cesare Loverde.Vincenzo Aulitto, direttore del Grand Hotel Serapide e Villa Damasco, accoglierà e offrirà il benvenuto ad autorità, ospiti, giornalisti, rappresentanti delle consorelle Ada, Aibes, Fic, Ais e soci Amira, che accompagnati da hostess raggiungeranno la sala convegno. Con la regia curata dal Gran Maestro della Ristorazione AMIRA e tesoriere della sezione organizzante la manifestazione Mario Golia, la collaborazione del socio maître sommelier Giuseppe Gaudino e presentati dal socio del direttivo Napoli Campania Nello Ciabatti addetto alla comunicazione ed alla presentazione dei vari eventi creati dall’Amira sezione Napoli Campania, interverranno per un breve saluto, il sindaco della città di Pozzuoli Luigi Manzoni, il preside dell’IPSEOA Lucio Petronio di Pozzuoli Filippo Monaco, il presidente di Federalberghi Campi Flegrei Roberto Laringe, Rosario Lopa portavoce della Consulta nazionale per l’Agricoltura e Turismo ed ancora il Vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Mimmo Falco ed il presidente dell’Associazione giornalisti flegrei Claudio Ciotola. Dopo l’intervento dei personaggi, che accogliendo l’invito saranno partecipi ai successi che l’AMIRA continua a conseguire nella sua escalation sia in campo locale che nazionale, avverrà la consegna di attestati, tessere e distintivi a nuovi iscritti ed incaricati dell’AMIRA Napoli-Campania, per poi passare ad un conviviale apericena, che coordinato e curato da Grand Hotel Serapide e Villa Damasco - De Simone eventi, sarà preceduto dalla presentazione degli sponsor della serata.A sostenere l’iniziativa dell’AMIRA Napoli-Campania per la creazione dei nuovi referenti della zona Campi Flegrei, che avrà come sede il Grand Hotel Serapide e Villa Damasco - De Simone eventi, saranno presenti Sergio De Simone insieme alla consorte Consuelo addetta all’accoglienza e papà Renato De Simone storico socio AMIRA unitamente  ai titolari e responsabili delle aziende che hanno offerto i loro prodotti per la kermesse.: l’AICAF Accademia Italiana Maestri del Caffè, l’azienda vinicola Tenuta Cavalier Pepe di Sant’Angelo All’esca AV, l’azienda vitivinicola La Sibilla di Bacoli, la Tenuta Matilde Zasso azienda vinicola di Pozzuoli, l’azienda agricola vitivinicola Tenuta Di Costanzo con le sue bollicine di Pastorano CE, la vinicola Vitis Aurunca di Cellole CE, la Società agricola Martino - Calatia vini d’eccellenza di Caiazzo CE, l’azienda vinicola Piera Martellozzo S.p.A. vini di San Quirino PN; i pastifici di Gragnano Gaetano Inserra e Pastificio 28 pastai; l’azienda agricola Casa Barone il piennolo del Vesuvio di Massa di Somma NA; i liquori artigianali campani BabaRè Terre Pompeiane di Santa Maria la Carità NA; il caseificio ALTA Mangiuria di Alife CE; il birrificio artigianale Màgifra di Vitulazio CE; La Boutique del Casaro di Saviano con la sua mozzarella come vuole la tradizione casearia italiana; i ristoranti Turiello Srls radici gastronomiche di Pozzuoli, l’Hosteria La Tradizione di Pozzuoli e Skyline Mediterraneo restaurant di Pozzuoli. Infine per la pasticceria, il maestro pasticciere Sabatino Sirica, non farà mancare una torta dedicata all’evento.Un ulteriore supporto tecnico, per l’accoglienza e servizio di sala, verrà offerto dall’I.P.S.E.O.A. Fondazione Villaggio dei ragazzi “Don Salvatore d’Angelo” di Maddaloni.Nel corso dell’evento gli intervenuti potranno godere anche della visione delle opere esposte dall’artista Cinzia Bevilacqua.Il momento di degustazione dei prodotti di eccellenza del territorio campano, serviti da un personale altamente qualificato con la partecipazione degli stessi produttori, costituirà un momento di grande interesse per conoscere ed apprezzare quanta bontà e singolarità di eccellenze enogastronomiche la nostra Campania produce e può vantare come fiore all’occhiello di quello che è l’instancabile ed artigianale impegno dei titolari di aziende che possono costituire il nostro vanto Doc Italy nel mondo e far crescere sempre più il PIL della nostra nazione, ancor più di quanto la nostra Italia sia già apprezzata e conosciuta planetariamente per il Made in Italy.  

 FOOD SECURITY: STRATEGIA DIFENSIVA E TUTELA DELLA TRACCIABILITÀ NELLA FILIERA AGROALIMENTARE
AmCham Italy e lo Studio Legale Bana studiano le novità tecnologiche e digitali nella certificazione agroalimentare

Il settore agroalimentare italiano sta vivendo un periodo di importanti novità: nuove norme per tutelare consumatori e addetti ai lavori contro etichette ingannevoli, contraffazioni e concorrenza sleale. L’attualità della normativa evidenzia ancora una volta l’importanza di seguire le fasi della filiera alimentare per garantire la conformità del prodotto con gli standard sanitari, legislativi e qualitativi. Il convegno, che si terrà lunedì 29 maggio a partire dalle ore 17 presso la Sala di rappresentanza del Rettorato dell’Università degli Studi di Milano, ha l’intento di evidenziare l’importanza del ruolo della tecnologia, oggi anche informatica, nel sistema delle certificazioni in ambitoagroalimentare. AmCham Italy – Associazione senza scopo di lucro affiliata alla US Chamber of Commerce di Washington D.C., la Confindustria statunitense, della quale fanno parte oltre tre milioni di imprese – organizza, in collaborazione con lo Studio Legale Bana, l’evento dal titolo: “Food Security: strategia difensiva e tutela della tracciabilità nella filiera agroalimentare”.
Così Simone Crolla, Consigliere Delegato di American Chamber of Commerce in Italy: “Il settore agroalimentare rappresenta un asset strategico per l’economia nazionale, non solo perché è una componente imprescindibile del PIL, ma anche un traino fondamentale per il Made in Italy e tutto l’indotto legato al turismo. Al contempo, come tutti i comparti produttivi, è soggetto alle pressioni e disruption che arrivano dalle dinamiche globali in atto. Oggi, in coerenza con quanto indicato nel PNRR, occorre costruire modelli sostenibili per l’ambiente e per la salute dei consumatori, per la sicurezza e la tracciabilità alimentare. Fondamentali anche i temi dell’innovazione e della trasformazione applicati al sistema agroalimentare, attorno a cui si sviluppa una parte molto importante della competitività del nostro Paese, una competitività sempre più strettamente legata alla capacità di utilizzare le potenzialità dell’innovazione digitale.  Siamo in una fase, infatti, in cui la collaborazione tra il sistema di innovazione digitale e quello agroalimentare è diventata sempre più necessaria, così come il ruolo delle tecnologie digitali quali abilitatori di un nuovo modello di business, orientato all’utilizzo dei dati, alla collaborazione tra attori della filiera, all’attenzione e centralità del cliente finale”. Prosegue l’Avvocato Antonio Bana: “L’agroalimentare è sicuramente tra i settori più esposti nel sistema della falsificazione. Il comparto agroalimentare italiano genera un valore aggiuntivo pari a 32,7 miliardi con un valore della produzione pari a 60 miliardi. Il Governo recentemente si è attivato con una serie di interventi normativi per tutelare il sistema Paese anche sulla tracciabilità della filiera agroalimentare e sull’Italia sounding, prevedendo tra le altre cose un inasprimento delle misure penali. Dobbiamo valorizzare la difesa e la salvaguardia del nostro tessuto produttivo soprattutto dopo il periodo Covid per difendere le eccellenze agroalimentari italiane. Le numerose novità nel settore agroalimentare italiano per tutelare consumatori e addetti ai lavori contro etichette ingannevoli, contraffazione e concorrenza sleale attraverso i reati di agropirateria che condizionano purtroppo la nostra produzione italiana, saranno alcuni degli argomenti che verranno discussi da illustri relatori in questo interessante convegno". L’incontro vedrà i saluti introduttivi di Alessandro Beduschi, Assessore all’Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste Regione Lombardia, Simone Crolla, Consigliere Delegato American Chamber of Commerce in Italy, Gian Luigi Gatta, Direttore Dipartimento di Scienze Giuridiche “Cesare Beccaria”, Francesco Mazzotta, Comandante Provinciale Guardia di Finanza di Milano e Marisa Porrini, Prorettrice alla Didattica presso l’Università degli Studi di Milano. Interverrà Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario di Stato del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. La tavola rotonda, moderata da Antonio Faraldi, Managing Partner di BCG, vedrà la partecipazione di Antonio Bana e Sara Tarantini, Studio Legale Bana, Dario Baroni, Amministratore Delegato McDonald’s Italy, Cinzia Coduti, Expert in Intellectual Property Law Coldiretti, Ambrogio Invernizzi, Presidente IN.AL.PI e Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato Filiera Italia.  L’evento sarà aperto alla partecipazione della stampa solo ed esclusivamente previo accredito.



L'Urcc ricorda Giancarlo Erba
L'alberghiero Cavalcanti teatro della grande manifestazione
gruppo concorrenti e giuria
A non molti giorni di distanza da una manifestazione voluta dall'Associazione Regionale Cuochi della Campania, aderente alla Federazione Nazionale Cuochi, per ricordare il grande Chef Giancarlo Erba ed il suo operato a favore dei “Ragazzi a Rischio” di Nisida, l'Arcc ha voluto riproporre il ricordo del grande cuoco Erba attraverso un concorso di cucina ospitato dall'I.P.S.E.O.A. “Ippolito Cavalcanti” di San Giovanni a Teduccio. Il Memorial dedicato a Giancarlo Erba che, come ricordato anche sulla brochure contenente le ricette dei concorrenti partecipanti alla gara, ha dedicato “Una vita per la cucina – Una vita per i cuochi” e che con i suoi insegnamenti negli istituti alberghieri e sul campo di battaglia: le sue amate cucine, ha formato alcuni dei migliori chef, non solo partenopei ed italiani, ma del mondo, ha riscosso un gran successo. L'attuale presidente dell'Urcc, lo chef Luigi Vitiello ha voluto ricordare il suo maestro citando una frase, di Banana Yoshimoto, che gli riporta alla mente Erba: “Non c'è posto al mondo che io ami più della mia cucina. Non importa dove si trova, com'è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. Se possibile le preferisco funzionali e vissute. Magari con tanti strofinacci asciutti e puliti e le piastrelle bianche che scintillano. Un luogo che condivido volentieri con gli amici a me cari...” Una delle grandi sale del Cavalcanti, ha vissuto come per le precedenti edizioni di questo memorial, un momento molto significativo per gli alunni con il ricordo degli insegnamenti e della formazione che si ricevono e che sono stati trasmessi da grandi personaggi come Giancarlo Erba. Lo stesso Dirigente Scolastico, della location di svolgimento della manifestazione, prof.ssa Carmela Libertino, è rimasta entusiasta della risposta che alunni, dirigenti dell'Urcc, pubblico intervenuto e tutto il corpo docente dell'istituto hanno voluto egregiamente offrire con la loro opera ed operosità all'evento e fra questi ultimi ricordiamo la prof.ssa Michela Sannino, mentre per i cuochi il prof. Ludovico D'Urso vicario del presidente Urcc e presidente dell'Unione Provinciale Cuochi di Napoli. Fra gli intervenuti, in prima fila ad assistere alla kermesse in ricordo del grande Erba, piemontese di nascita, ma napoletano di adozione, spiccava la presenza di sua moglie Marisa, accompagnata dalla consorte di un altro grande personaggio, il maître Silvano Contiero, che nella sua vita ha dato lustro al campo dell'enogastronomia e attraverso il suo operato di direttore al rilancio ed affermazione di grandi strutture di ricettività turistica. Al loro fianco c'erano altri grandi nomi degli artefici della grande cucina come Nicola Di Filippo che ricordiamo per più mandati è stato il presidente dell'Apcn e Ugo Dorso che per anni ha svolto il ruolo di presidente regionale campano dell'Associazione Cuochi Professionali Italiani, ed ancora il Cav. Giuseppe Di Napoli past president dell'Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi, che per 43 anni è stato plebiscitariamente riconfermato a presidente oltre ad aver svolto il compito di tesoriere nazionale dello stesso sodalizio per numerosi anni.
L'interessante gara si è svolta con l'abbinamento di Allievi e Professionisti per la realizzazione di ricette che, come valutate da una esperta giuria, hanno ottenuto un punteggio positivo, che in molti casi ha visto i vincitori distanziarsi solo di qualche posizione dal punteggio massimo che ha determinato i primi classificati. Le valutazioni dei piatti sono state espresse dai giudici di gara interni per la cucina gli chef Giuseppe Sorrentino e Gianluca Dellino, mentre giudici esterni di sala hanno votato per la: Mise en place e pulizia; Corretta preparazione professionale; Disposizione e presentazione; Sapore; Colloquio ed unione di tutte queste necessarie qualità che uno chef ed i suoi piatti debbono possedere per essere validi.
La giuria che ha proclamato i primi tre classificati per i Professionisti ed i primi tre eletti per gli Allievi è stata presieduta dal neo eletto presidente nazionale della Fic Rocco Cristiano Pozzulo e composta dalla D.S.G.A. Ermelinda Gargano, da Carmela Cerrone Presidente della Fondazione Italiana Sommelier Campania, dallo chef di Caserta Ennio Caprio Nono e dal giornalista enogastronomo Giuseppe De Girolamo, Prefetto per la Campania dell'Accademia Italiana di Gastronomia Storica. Rocco Cristiano Pozzulo, che è subentrato al presidente Paolo Caldana il quale ha lasciato per fine mandato l'incarico di Presidente nazionale della Fic, è chef e docente dell’Istituto Alberghiero di Potenza ed è stato chiamato, nei prossimi quattro anni, a coordinare il lavoro di tutte le 124 Associazioni provinciali, delle 20 Unioni regionali e delle innumerevoli Delegazioni estere che compongono l’unico Ente riconosciuto dalla federazione mondiale dei cuochi, la WACS (World Association of Chefs Societes). Pozzulo. è stato fino a pochi mesi fa project manager della F.I.C., per conto della quale ha organizzato congressi, assemblee, concorsi e manifestazioni, e presidente dei Cuochi della Regione Basilicata. Fra i 7 professionisti e i 7 allievi in gara, rappresentanti per entrambe le categorie le cinque province campane Napoli, Avellino. Benevento, Caserta e Salerno l'hanno spuntata per i professionisti: Medaglia d'Oro Vincenzo Federico della Stabiese Equana e Monti Lattari con “Il baccalà…… e la nuvola di seppia con bufala”; Medaglia d'Argento Giuseppe Saraceno di Avellino con “La Campania in un piatto”; Medaglia di Bronzo Alessio Palumbo di Caserta con “Naif di Gambero”. Per gli allievi le posizioni determinate dalla giuria sono state: per il primo posto Giovanna De Conno di Benevento con “Fagottino stregato del Sannio su fonduta del Miscano”; al secondo posto si è piazzato Denise Ferrillo di Avellino con “Kebab irpino su spuma di fagioli neri, cubo di patate al caciocavallo podolico e croccante di papaccelle”; infine il terzo posto è andato a Salvatore Somma della Stabiese Equana e Monti Lattari con “Il carciofo di Schito in casseruola, ripieno di pesce Bandiera e cipollotto nocerino su salsa di provola affumicata”.
L.C.
... e il tarallo diventò gelato!
gelato al tarallo nero
A Napoli i taralli sono un'istituzione, street food antico e popolare e L di Leopoldo Infante ne sa qualcosa: da oltre settant’anni, tre generazioni, sono produttori del tarallo napoletano artigianale. E sono stati i primi a rilanciare questo cibo povero e ricco di storia e a farne declinazioni originali e al passo con le esigenze alimentari di oggi: è di L di Leopoldo Infante il primo tarallo vegano, senza sugna, con olio d’oliva e leggerissimo. Con l’arrivo dell’estate, L di Leopoldo Infante lancia il gelato al gusto di tarallo napoletano. Pepe, mandorle e gli altri ingredienti del celebre snack croccante, vengono lavorati in soffice gelato: bianco e ricoperto in superficie di mandorle e crumble di tarallo. Sapidità e dolcezza, morbidezza e croccante si fondono in un prodotto unico e di grande appeal. Da gustare al tavolino del bar o in versione da asporto con cono o in coppetta - rigorosamente a pois - il gelato al tarallo è l'ideale per le calde serate estive con il suo gusto nuovo dove il dolce incontra il salato dando vita ad un matrimonio perfetto!

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