domenica 27 dicembre 2015

GOLD CHRISTMAS

   SUCCESSO PER L’ EVENTO TARGATO MODA GOLD










Un lungo applauso ha salutato l’evento Gold Christmas, una serata all’insegna del fascino e dell’eleganza, organizzata con molta cura da Alfonso Somma, patron di Moda Gold, agenzia specializzata in cinema, moda, spettacoli ed eventi, e patrocinata dal giornale Metropolis, diretto da Luigi Capasso. Una bella platea di amici e addetti ai lavori, accolta da un ambiente caldo e soft, è accorsa per farsi gli auguri di un Buon Natale e di un Felice e Sereno 2016 e per stringersi la mano in segno di affetto e sincerità. Presso l’Holiday Inn di Cava de’ Tirreni, gestito da Alessandro Greco, mercoledì, 23 dicembre 2015, a partire dalle ore 21,00, si è svolto un piacevole evento che ha offerto moda, arte, musica, cultura, ha regalato gadget e premi e ha fatto gustare un delizioso buffet con tanto di cioccolatini, panettone, pandoro e spumante. L’ allestimento della serata, molto apprezzato, è stato pensato da Finesse Wedding Planner di Gragnano e i particolari sono stati curati da Giuliana Langellotto. La serata, condotta dalla giornalista Virginia Casillo, ha visto tanti momenti moda “interpretati” con garbo e professionalità da modelli bravi e preparati:  Gerardo Russo, Marco Cavallaro, Andrea Rampazzi, Samuele Guida, Antonio Bellavista, Roberta Somma, Morena Coniglio, Maria Giovanna e Marika Ogliaro Abagnale, che hanno vestito le collezioni di Notorious Shop by Elena Napodano, il primo store/lab in città che esprime il vero concetto di urban clothing al 100%, On the road, abbigliamento uomo, Lilli Sposa, Jasper Boutique, Ouì Madame Gioielli, brand italiano, produttore di Bijoux di tendenza e accessori di moda come foulards-bijoux e borse bijoux, Luxury Cars and Yachts, Amoroso Pellicceria e Make up artist Priscillabeautyworld. Grande attenzione per i tre ospiti d’onore: Nicola Coletta, modello e attore, che si sta facendo strada nel difficile mondo dello spettacolo con la sua umiltà e professionalità e che può chiudere il 2015 con tante soddisfazioni, l’icona blogger Gian Maria Sainato, che a soli 20 anni è riuscito a diventare un punto di riferimento per i suoi numerosissimi followers, primo modello italiano ad avere abbinato alla passione per le passerelle quella per il web e ragazzo molto riservato e attento e Ciro Torlo, top model e attore, che dopo due anni di esperienze americane e giapponesi, è tornato nella sua bella Italia per vagliare nuovi progetti e proposte. Nel corso della serata il presidente del Pompei Cinema Festival, il dottor Raffaele De Luca ha consegnato due Fauni Danzanti, prestigiosi premi per le personalità che si sono distinte in vari settori, a due giornalisti, Antonio D’Addio, vicedirettore de Lo Strillo, collaboratore di varie testate nazionali e consulente Rai, e Luigi Capasso, direttore di Metropolis che, sotto la sua guida, ha rivoluzionato la testata e ha incentivato le vendite e il gradimento. Sono intervenuti anche Annamaria Ghedina, direttore de Lo Strillo e scrittrice di chiara fama, il ritrattista Ciro Scialò, il blogger Armando Sanchez, il fotografo dei Vip Maurek Poggiante, il presentatore Francesco Balestriere, i giornalisti Nicola Garofalo, Christian D’Antonio di Mydreams.it, Linda Suarez, direttore di Pink Life, Maurizio Vessa, Gianni De Somma, Antonio Flauto, lo stilista Francesco Visconti e tanti altri. Molto apprezzate le esibizioni canore, curate da Rino Cirillo, con i ragazzi di Strada Facendo Events, le bellissime voci di Giulia Molino, Alessia Bari, Viviana Buonomo, Chiara Ranieri e Andrea Settembre.

sabato 19 dicembre 2015

EL CIRCO DE LOS HORRORES




Cabaret Maledetto:
come andare all'Inferno e divertirsi
Maurizio Casagrande e la compagna
Andare all'inferno non è mai stato così piacevole... Al "Cabaret Maledetto" del "Circo de Los Horrores" lo spettacolo che si terrà al Teatro Palapartenope di Napoli, fino al 20 dicembre, è bellissimo diventare un'anima persa. Lo abbiamo sperimentato di persona all'anteprima, dove diavoli, angeli neri, diavolesse e peccatori hanno tentato il pubblico a "passare la soglia" e dire sì! Sul palcoscenico infernale, dalla porta dei dannati  sono usciti acrobati, circensi, ballerini, cantanti, ecc... Insomma, uno spettacolo completo. Lucifero, Suso Silva, direttore e presentatore, ha scaldato l'ambiente con battute piccanti e liberando tra il pubblico una schiera di sexy-diavolette ammalianti, il tutto con grande ironia. Tra i seguaci in platea invitati a salire al cospetto del diavolo, anche Maurizio Casagrande e la sua compagna, i quali hanno pagato il prezzo per essere passati al lato oscuro, raccontando particolari piccanti della loro vita di coppia, e subendo punizioni osé scherzose, con grande divertimento.
Tra le scenografie più belle, una piscina particolare che ricordava una coppa di champagne, dove due ragazze apparentemente nude, si "perdevano" nuotando all'interno, tra sfavillii  e colori. L'unico nudo, e non integrale, un ballo sensuale su un pianoforte di una ballerina tra luci soffuse. Insomma, un viaggio peccaminoso tra lussuria, invidia, gola, ira, avarizia e superbia, maledettamente affascinante, piacevole, coinvolgente, che non è mai trasceso nella volgarità. Ma il perché di "andare all'inferno" per  vedere lo spettacolo, lo abbiamo chiesto direttamente agli artisti: "Perché è uno spettacolo affascinante - ci ha detto La Perversa, e ha confermato anche il Diavolo Sexy dell'inferno - una serata diversa dalla routine che si vive durante il giorno". "Io sono Lucifero - ha spiegato il re degli inferi - bisogna venire perché è il tempio della lussuria, del peccato, della perdizione, da questa parte c'è ricchezza, fama, fortuna, potere, vendetemi la vostra anima...".
L'Angelo Nero ci ha detto: "Dovete venire qui semplicemente perché è molto bello.".
Quindi, non offendetevi, se vi mandiamo tutti "all'inferno"...
Stefania Santamaria

venerdì 27 novembre 2015

MISS CHEF BASILICATA 2015


LA GIOVANISSIMA, 20 ANNI, GLORIA LIMONGI
VINCE CON IL PIATTO "LA TIMIDA ALICE"

Giuria tecnica: da six Maria Federico, Manuel Chiappetta,Annamaria Ghedina, M.A.Santono, Ugo Loparco, Antonio Tortora Chef dell'Hotel Pianeta Maratea vicino al direttore dell'Hotel
foto di gruppo  con la vncitrice
piatti in gara
Ray Bondin  esperto maltese per L'Unesco il sindaco di Maratea D.Cipollaro, Francis Zamir Demech parlamentare maltese
foto di gruppo davanti alla statua del Cristo a Maratea
Gloria Limongi con Mariangela Petruzzelli Presidente ed ideatrice del format Miss Chef
 Dopo New York il tour 2015/2016 del Premio è continuato con la sua terza tappa per eleggere MISS CHEF® Basilicata 2015 nella bellissima località di Maratea, la Perla del Tirreno. Il progetto MISS CHEF®  Basilicata 2015, svoltosi il 6 e 7 novembre scorsi, nell’accogliente e rinomata struttura alberghiera “Grand Hotel Pianeta Maratea”,  è stato sostenuto dal GAL La Cittadella del Sapere e dal Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata ed è stato realizzato dall’Associazione  MISS CHEF® in sinergia con il “Grand Hotel Pianeta Maratea”. Partner cardine della kermesse sono stati anche il Consiglio Regionale di Basilicata,  il Comune di Maratea e l’Associazione Imprese  della Pesca Litorale Tirrenico Lucano. La vincitrice del titolo è stata la giovane, brava e bella Gloria Limongi, marateota, 20 anni, diplomatasi due anni fa nel rinomato Istituto Alberghiero di Maratea. E’ la più giovane eletta MISS CHEF® nella storia del Premio che intende dare spazio e creare opportunità di lavoro e di scambi soprattutto ai giovani talenti donne chef in Italia ed all’estero. Gloria, che vuole aprire un ristorante a Maratea nei prossimi mesi,  ha vinto presentando un piatto originale e prelibato, denominato simpaticamente “La timida alice”, un primo a base di ravioli in sfoglia croccante con ripieno di alici marateote e ricotta di bufala. Protagoniste della gara a Maratea sono state 4 chef donne professioniste tutte lucane, che si sono cimentate nella realizzazione di un piatto tipico marateota a base di pesce del luogo. Questi i nomi delle altre concorrenti:  Pina Cernicchiaro-ristorante "Lanterna Rossa"-Maratea (Pz); Geraldine Liberatore di Maratea e Maria Rosaria Vivoli, proprietaria del ristorante "La Rosa dei Venti" di Policoro (Mt). La gara è consistita in uno show-cooking seguito dalla degustazione dei piatti, presentati al cospetto di due giurie: una Giuria Tecnica e una Giuria Istituzionale. La somma dei voti delle due Giurie ha eletto la MISS CHEF®.della tappa territoriale.

LA PRIMA COLLEZIONE DI MARTINA GRISOLIA

L’ARTIGIANATO ITALIANO SI FA MODA




Nella splendida location della Casina di Macchia Madama, la giovanissima stilista Martina Grisolia a soli 22 anni, ha presentato la sua prima collezione: “IMAGO VELI”, ispirata alla cultura Mediorientale. Martina Grisolia, originaria di Castrovillari in Calabria dove ha sede la MARTINA COUTURE, e dove in un suggestivo palazzo storico, uno staff di artigiani italiani, composto da: sarte, tagliatori, ricamatori, realizza rigorosamente a mano ogni capo, completamente MADE IN ITALY. Molti gli ospiti illustri e i giornalisti accreditati all’evento, che hanno avuto il piacere di assistere al debutto di questa giovane imprenditrice: il Primo Consigliere all'Ambasciata della Repubblica della Costa d'Avorio in Italia, Sign.ra Kangah Ahou Rosine, il primo Consigliere dell'Ambasciata Congo Osango Benjamin Onya e sua moglie ​Mimi Valundila Butshiang​.​ In rappresentanza dell’Ambasciatrice della Palestina, Mai Al Kali, ha presenziato la portavoce Carolina Zingoni. Era presente inoltre, la presidente dell’associazione benefica SCCI, Società Civile Congolese d' Italia, Kahindo Katirisa insieme al marito Kahindo Mumbere. Bellissime ed elegantissime le donne dello spettacolo che hanno presenziato alla sfilata, tra cui si distingueva l’attrice Nicoletta Romanoff.  Presenti inoltre in prima fila ad applaudire le creazioni Martina Couture: la show girl ​Roberta Morise, la prof.ssa dell’Eredità Francesca Fichera, Miss Italia Alice Sabatini e la conduttrice di Rai Gulp Carolina Rey.​ Durante la sfilata sono stati presentati diversi capi di Alta Moda: tre abiti da sera che appartengono alla pre-collezione, tredici capi della Collezione Imago Veli PE 2016, ai quali hanno fatto da cornice anche tre teneri abiti da bambina, indossati da altrettante piccole modelle. Oltre che per l’eleganza del loro portamento le bellissime modelle si sono distinte per il look, semplice ma raffinato curato da: Il team della RomaEur Accademy di Antonio Ciaramella. La sfilata si è conclusa con lo strabiliante e maestoso abito da Sposa, che assoluta novità, anticipa la Collezione Autunnale-Invernale 2016-2017.  La sfilata è stata aperta da un meraviglioso abito corto da cocktail, l’unico dell’intera sfilata seguito da soli abiti da sera lunghi. La collezione si è ispirata al mondo naturale e alle sue forme, alla sua forza e allo stesso tempo alla sua delicatezza. Parte del ricavato della vendita degli abiti della sfilata Primavera- Estate 2016 Martina Couture sarà devoluto all'associazione Società Civile Congolese d' Italia a sostegno del progetto Barazavenir da Roma a Goma (RDC), a favore dell'imprenditoria femminile.


martedì 24 novembre 2015

PER SERATE PRIVE' SEXY



INAUGURAZIONE DELL’ EXOTIK CLUB
L'erotismo è una delle basi di conoscenza di sé, tanto indispensabile quanto la poesia”. Anaïs Nin
 Inaugura a nord di Napoli giovedì 26 novembre 2015 (start h 21,00) il top club prive “Exotik Club”, una struttura (affiliata ASSO SEX), che si pone come nuovo punto di riferimento del Sud Italia, per tutti gli amanti della trasgressione raffinata, elegante, grazie anche al suo ambiente accogliente e distinto. Un “salotto”, dove potersi incontrare, chiacchierare, ballare, bere qualcosa. L’ “Exotic Club”, propone nella sua programmazione, serate danzanti, eventi a tema, live music, Sexy disco, lap dance, strip tease, topless bar, strip man sono solo alcune delle attrazioni sexysexy disco, lap dance, topless bar, strip man, sexy show, presentazioni editoriali tematiche che condurranno il pubblico lungo i sentieri della trasgressione. Ad allietar la serata inaugurale di giovedì 26 novembre con i loro balli e la loro animazione le “Sexy Conigliette” di Contatto che giungeranno a bordo dell’Ummer Limousine lunga 12 metri. Adiacente il locale vi è il posto auto (con parcheggiatore). Come raggiungerci: per chi viene dal casertano uscita asse mediano Aversa Sud a destra 2 km. Per chi viene da Napoli uscita tangenziale circumvallazione esterna, riuscire centro commerciale Auchan Giugliano direzione Villa Literno seguire indicazioni EXOTIK CLUB. Si richiede abbigliamento adeguato ad un ambiente discreto e raffinato. Info e prenotazioni 3291791257

lunedì 16 novembre 2015

IL MUSEO DELLE BAMBOLE



A RAVENNA, CAPOLAVORO 
DI STORIA E BELLEZZA
Il Museo delle Bambole di Ravenna è una sorta di Piccolo Mondo Antico nel quale i ricordi del tempo della nonna si snodano dal passato ai giorni nostri, in un affascinante percorso a ritroso nel tempo e nell’infanzia. Ho incontrato la Direttrice e Fondatrice, Graziella Gardini Pasini, ed ecco cosa ci racconta in merito.
- Come nasce il Museo delle Bambole e quali collezioni raccoglie?
“Il Piccolo Museo delle Bambole e altri Balocchi nasce da una collezione privata (la mia), o meglio una raccolta di bambole da quando giocavo da bambina arricchita – negli anni – da altri pezzi acquisiti, comperati. La raccolta va dal 1850 al 1950 che è chiamato il “Secolo d’oro della bambola”, in quanto in quel periodo la bambola diventa un oggetto di fabbricazione e non oggetto di artigiani. Molte ditte costruttrici vengono fondate proprio in quel periodo. Specialmente in Francia, successivamente in Germania, poi in Italia e un po’ in tutta Europa. In quel periodo le bambole sono di porcellana, molto belle, molto levigate, curate e tutte rifinite a mano. Sono molto importanti e costose. Quindi destinate a bambini appartenenti a un certo ceto, ma anche in queste famiglie le bambine non potevano usare queste bambole come un giocattolo qualsiasi, erano tenute in grande rispetto, erano oggetti più da guardare che con cui giocare. I vestiti erano raffinati, di seta, di pizzo, i capelli erano in genere veri, le scarpe erano di cuoio e pelle, i  corpi erano di legno o di composizione, alcune più raramente erano rivestite di pelle di capretto, perché la morbidezza rassomigliasse alla pelle di un bambino. Successivamente furono impiegati altri materiali. Una grande importanza ebbe la celluloide, un materiale scoperto in America alla fine dell’800 e impiegata in Europa, nel primo 900. Le bambole di questo materiale erano meno fragili, lavabili e poco costose. Avevano capelli stampati, occhi dipinti e in genere venivano vendute nude e quindi erano di gran lunga meno costose”.
- Quante sono le bambole presenti, chi le ha donate ed a quali periodi appartengono?
“Le bambole esposte nel Piccolo Museo delle Bambole e altri Balocchi sono circa un migliaio. Il primo nucleo, che è stato presentato al momento della inaugurazione (dicembre 2006) era composto di circa 300 bambole che si è poi allargato con il tempo. In particolare mi fa piacere ricordare la grande donazione che ho ricevuto da una famiglia genovese (diverse centinaia di pezzi di altissimo livello), questa donazione rappresenta la punta di un iceberg, in quanto in questi 9 anni di apertura del museo stesso sono stati tanti i privati che hanno donato alcuni pezzi, forse riconoscendo implicitamente il valore nazionale e internazionale del museo stesso. La maggior parte delle bambole che sono state donate al museo negli anni sono state contrassegnate, con il nome della famiglia che ha effettuato la donazione (Accame). Le bambole esposte in via Fantuzzi a Ravenna, in un vecchio palazzo ravennate, appartengono al periodo 1850-1950”.
- Quali altri giocattoli sono presenti e di quali epoche?
 “L’epoca è la stessa. Ci sono molti corredi delle bambole, quindi tutto quello che serve per giocare con le bambole, piatti, suppellettili, mobilia, ect ect, Poi ci sono anche tutta una serie di giocattoli maschili: da un’automobile a pedali francese (1908),  cavalli a dondolo, giocattoli di latta. Il Museo è anche completato da circa 500 libri della letteratura per l’infanzia dello stesso periodo della fabbricazione delle bambole. Poi c’è il settore scolastico, quaderni, libri di testo e altro materiale che si usava a scuola. Importante anche la sezione di bambole del mondo: tutti i cinque continenti sono rappresentate. Dal Messico al Giappone, dalla Mongolia, Australia, Nuova Zelanda, Brasile, Lapponia, Inuit e molti altri”
-Per le scuole si tengono visite e conferenze? Con quali storici collaborate?
“Le visite sono tutte gratuite. Da circa un anno il Museo ha aperto una collaborazione con la Fondazione della Banca del Monte che “sponsorizza” tutte le visite collegate agli istituti scolastici. Le scolaresche vengono accompagnate in queste visite (su prenotazione) in un percorso culturale che di fatto diventa una lezione non solo sulla storia della bambola, ma sulla storia dei giochi per i bambini, sul costume e quindi anche sulla società italiana di quel periodo. Ogni anno, a seconda delle ricorrenze, sono poi state realizzate mostre ad hoc come quella sull’Unità d’Italia, una sul Giappone (festa delle bambole in occasione della festa del pesco fiorito), i giocattoli di latta. Particolare successo aveva anche riscosso l’esposizione di un ricchissimo presepe napoletano del 700 durante un Natale di qualche anno fa. Il Museo ha aperto collaborazioni e interscambi culturali con altri Musei europei, fra cui quello di Parigi, che è uno fra i più importanti del mondo”.
Per info su visite e collezioni: http://www.museodellebambole.it/

Francesca Rossetti