PER DIFENDERE
LA FERROVIA DELLA FASCIA JONICA RISALENTE AL 1861!!!
Con Pippo Giordano della DIA |
Alla stazione di Forlì |
Ridatemi il treno Estate 2013
La protesta di un pendolare Rossanese che non si dà
per vinto… Nella sua protesta coinvolto anche un testimonial d’eccezione:
Francesco Guccini!
La denuncia
Sbaglio o si era sbandierato il ripristino dei treni a
lunga percorrenza come l'intercity “Milano- Crotone e… viceversa”? Della serie
la protesta non va in vacanza!Non solo è aumentato il disagio per il trasporto
ferroviario con i vari cambi per arrivare a destinazione, ma è
esageratamente aumentato il costo del biglietto da € 82,00 a € 100,00
circa.Tutto per scoraggiare l'utenza ad utilizzare la strada ferrata e di
questo periodo chi paga il danno maggiore è il turismo, con serie ricadute sull’
impatto economico.Con chi me la devo prendere? La notizia di questi giorni è la
nomina del nuovo presidente delle ferrovie nazionali Lamberto Cardia. Ah,
ecco....!!!
Un po' di Storia
Il 6 marzo 1870 venne inaugurato il tronco di Rossano
della ferrovia Taranto - Reggio Calabria (passando per Trebisacce, Sibari e
Corigliano). Il progetto risale fin dal 1861 (dall'unità d'Italia con Vittorio
Emanuele II primo re d'Italia), venne messo in esecuzione nel 1866 partendo
dalle due estremità (Taranto e Reggio). Dopo quello di Rossano, il 16 giugno
1870 si inaugurò il tronco di Cariati (passando per Mirto) ed il primo giugno
1874 quello di Crotone. La linea entrò in esercizio nel 1876.
Oggi sotto gli occhi di tutti, l'abbandono delle stazioni
ferroviarie Joniche (che fanno tanta tristezza), eppure, un tempo non era così
e proprio la stazione di Rossano negli anni ‘59- ‘60 risultò essere la prima
stazione del compartimento di Reggio Calabria per accoglienza, la cura e
l'ottima organizzazione.
L’ intervista
- Voglio ricordare - dice il pendolare Euristeo
- che circa un anno fa a Forlì si organizzava una particolare forma di protesta
per portare a “gloriosi splendori” il collegamento del Sud Italia con il centro
Nord e chiedere il ripristino di alcuni treni, tra cui quelli a lunga
percorrenza, come l’Intercity Milano - Crotone, simbolico ponte di unione sul
territorio nazionale e quindi chiedere ex- novo il collegamento ferroviario con
il Sud del Paese -.
La protesta, quanto mai singolare, ha visto la
partecipazione di alcuni VIP del tessuto romagnolo e un gruppo di amici che
“armati” di valigia di cartone, hanno occupato lo spiazzale della
Ferrovia Forlivese e manifestato in modo creativo il disagio creato dalla
soppressione del collegamento, raggiungendo l’attenzione dell’opinione
pubblica, nonché, delle testate giornalistiche nazionali con il titolo di Ridatemi il treno và.
In breve tempo i tantissimi cittadini disagiati dovuto
ai disastrosi tagli dei treni a lunga percorrenza si sono trasformati in
cittadini organizzati è il comitato in questione dove vede la mia adesione si
chiama CIUFER (Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali).
Ed inoltre per dare il giusto valore alla doverosa
iniziativa di protesta ho ricevuto il contributo di due testimonial d'eccezione:
Francesco Guccini e Pippo Giordano.
Per convincere Francesco Guccini a farsi fotografare
per l’iniziativa ho dovuto inventarmi uno slogan che in parte gli
appartiene: “Ridateci - La
locomotiva Perduta- Intercity Milano – Crotone” Euristeo Pendolare. Sono riuscito ad incontrare il
cantautore, in questi giorni in giro per l’Italia a presentare il suo nuovo
libro dal titolo: “Dizionario delle cose perdute”, citandogli il titolo di una
delle sue canzoni “La Locomotiva” e mostrandogli lo slogan coniato anche
grazie alle parole di quella sua canzone, e rendendolo partecipe della
manifestazione organizzata e dello slogan nel quale una cosa perduta c’è: la
locomotiva! L’altro aiuto è stato apportato dall’ onorevole contributo di
Pippo Giordano, ex ispettore DIA
(Direzione Investigativa Antimafia) di Palermo, uomo in prima linea nella lotta
alla mala vita di Cosa Nostra negli anni’80. Ha collaborato con Giovanni Falcone, Paolo Borsellino,
Ninnì Cassarà e la sua esperienza è diventata un libro, dal titolo “Il sopravvissuto”, in seconda
ristampa per le Edizioni Castelvecchi. L’ispettore Giordano è unico
superstite di una stagione di sangue e non perde occasione per ribadire alle
vecchie e alle nuove generazioni l’importanza di un mondo senza mafie, nel
pieno rispetto della legalità e della giustizia. Sempre impegnato nelle scuole,
nelle università, nelle associazioni e nelle piazze di tutta Italia, per
conferenze e incontri divulgatori, ha aderito all’iniziativa con lo slogan: “Pippo Pendolare - Ridatemi il treno và”.... E speriamo che riavrò il treno
per scendere a Rossano.
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