“IO, UNO DEI TRE” OMAGGIO
A TITINA DE FILIPPO
DI BRUNELLO E SUSANNA CANESSAVENERDI 14 MARZO ALLA MESCITA
Brunello Canessa |
"Io, uno dei tre". E' il titolo del
concerto-tributo proposto, in occasione del cinquantenario della morte di Titina
De Filippo, da Brunello e Susanna Canessa, venerdì 14 marzo alle ore 21.00
all'Osteria La Mescita, in via discesa Coroglio 88 a
Napoli."Io, uno dei tre" è un live che punta a divulgare
e far conoscere, soprattutto attraverso la musica, i versi spesso malinconici e
riflessivi ma anche ironici e spiritosi proprio di Titina De
Filippo.Con la formula della cena-spettacolo, Brunello e
Susanna Canessa, con la partecipazione di Francesco De Laurentiis al violino e
Marco Corcione al pianoforte, presenteranno le canzoni scritte dallo stesso
Brunello sui versi inediti della grande attrice napoletana e pubblicate, negli
anni, da artisti del calibro di Fiorella Mannoia, Lina Sastri, Ron, Nino
Buonocore ed altri ancora. Anche il menu sarà ispirato al periodo e alla
tradizione napoletana.
11 MARZO 2014: 9 ANNI FA CI LASCIAVA
AURELIO FIERRO
“Anche se era nato a Montella, abbiamo ritenuto da
sempre Aurelio Fierro un vomerese doc, visto che da
decenni abitava con la famiglia nel quartiere collinare della città, in un
bell’appartamento posto nella centralissima via Cilea – afferma Gennaro
Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Ho conosciuto
personalmente il maestro negli anni ’80 quando ero presidente della
circoscrizione Vomero. Col suo sorriso gioviale ci tenne a ricordarmi che
eravamo “quasi” colleghi dal momento che egli solo per pochi esami non aveva
completato gli studi d’ingegneria. Purtroppo l’11 marzo del 2005,
nove anni fa, dopo una lunga malattia, a 81 anni, moriva uno dei personaggi che,
insieme a pochi altri, tra i quali va certamente ricordato Roberto Murolo,
scomparso due anni prima il 13 Marzo 2003, anch’egli
vomerese, aveva contribuito a diffondere la canzone napoletana in Italia e all’estero,
soprattutto in Giappone ma anche in Europa, in Australia ed in America –
continua Capodanno -. Eppure questi uomini che tanto hanno
dato alla città sono poi destinati, sia in vita che dopo la morte, ad essere
ignorati dalle istituzioni". Al riguardo va
ricordato quando affermato da Aurelio Fierro in
un’intervista rilasciata circa un anno prima della scomparsa: “Sono innamorato
di Napoli, non posso farci niente. Sto bene solo qua. Eppure questa è una
città ingrata, che non si rende conto dei suoi tesori. Parlo della gente, ma
anche delle istituzioni. Mi sono offerto più volte d’insegnare gratuitamente la
canzone napoletana ai giovani, purché mi dessero una sede. Come mi hanno
risposto? Vedremo, faremo, soltanto parole". "Va anche ricordato l’impegno
politico di Fierro quando nel 1970 fu eletto nel
consiglio comunale di Napoli, portando il proprio contributo di idee e
d’esperienza – ricorda Capodanno -. Ad una sua interpellanza si deve il
passaggio dal demanio dello Stato al Comune di Napoli del teatro Mercadante. Inoltre fece approvare un progetto per la
destinazione della Casina dei Fiori in Villa comunale a Museo della Canzone
napoletana con annesso teatrino da destinare a scopi anche turistici. La costruzione fu iniziata, ma fu poi bloccata ed infine demolita
con l’arrivo del G7 a Napoli . Fierro
fu anche autore di una grammatica della lingua napoletana e del libro “ Fiabe e
leggende napoletane - prosegue Capodanno -. Irrealizzato restò invece il
progetto di dare alla stampe l’enciclopedia storica della canzone, in
quattro volumi, che lo vide impegnato sin dagli inizi degli anni novanta. Mi auguro – conclude Capodanno -
che i nostri pubblici amministratori, anche nel rispetto della memoria di questi
eccezionali maestri, che hanno rappresentato Napoli e la sua melodia in tutto il
mondo, si decidano a creare finalmente un museo che possa tramandare nei secoli
la storia della musica partenopea, dando finalmente corpo alle promesse che si
fanno ad ogni dipartita di un grande artista, sistematicamente dimenticate sin
dal giorno dopo". Capodanno chiede altresì all’amministrazione
comunale di ricordare Aurelio Fierro, attraverso una
serie d’iniziative a carattere commemorativo, in attesa di potergli dedicare una
piazza o una strada importante della Città, quando l’anno prossimo cadrà il
decennale della scomparsa.
Gennaro Capodanno
presidente Valori Collinari
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