martedì 30 maggio 2023

CINEMA

 Ritorna “Cinema in festa”

Voglio ricordare a tutti i lettori de “Lo Strillo” che dall’11 al 15 giugno 2023 ritorna l’iniziativa “Cinema in festa”, che consente l’accesso alla visione di tutti i film in programmazione per la modica cifra di 3.50 euro. L’iniziativa promossa da Anica, Anec e MiC, con la collaborazione del David di Donatello, è alla sua seconda edizione. Già nel giugno 2022 l’iniziativa aveva avuto grande successo, che sicuramente quest’anno si ripeterà. Per conoscere i film in programmazione ci si potrà connettere alla pagina ufficiale dell’evento e selezionare la regione interessata. Ma posso già dirvi che ci saranno film che faranno contenti un po' tutti, anche i bambini. Quindi non prendete impegni dal 11 al 15 giugno, e “saziatevi” a più non posso, grazie a questa bella iniziativa che darà la possibilità anche a chi, per ragioni economiche, non può godersi la visione su grande schermo tutte le volte che vorrebbe. Andare al Cinema è un vero spettacolo, è un momento di aggregazione che ci fa sentire un tutt’uno con gli altri, in quanto anche se per poco, viviamo le stesse emozioni, ci riempie gli occhi e il cuore, e perché no, anche lo stomaco. Pop corn e patatine sono gli snack preferiti da sgranocchiare davanti ad un buon film, e quando si riaccende la luce in sala,  sembra che la magia sia svanita, ma non è così perché la porteremo un po' con noi.

Elena Gregorio

 

Ottiene successo la 2ª edizione
di Napoli Cinema Festival

Antonio D'Addio vice-direttore Lo Strillo ed Anna Capasso
A “La Lanterna” consegnati i premi “La Sirena Partenope” a numerosi artisti

Si è conclusa la tre giorni 2023 del Napoli Cinema Festival, kermesse ospitata dal ristorante “La Lanterna” di Villaricca, giunta alla sua seconda edizione, ideata e diretta da Alfonso Gemito insieme a Pietro Della Valle, con ufficio stampa curato da Daniela Del Prete direttrice di Dagal Social, che ha indossato gli abiti creati appositamente per lei dalla fashion designer Giusi Marfella. L’evento, mirante a rendere Napoli Capitale del Cinema, è iniziato con la proiezione del film Tic Toc e la presenza del produttore Massimiliano Caroletti che ha ricevuto il premio Napoli Capitale del Cinema per la produzione cinematografica. Presenti gli attori del cast Eva Henger, Samuel Comandini, Fabio Stirlani, Antonella Arpa, Sergio Vastano, Elena Cocchini, Andrea Ricciardi, Davide Scovazzo, Donatella Pompadour e con loro anche Mercedes Henger. Una ricca platea tra giornalisti, artisti, attori, critici del cinema hanno apprezzato il tutto, divertendosi con la conduzione impeccabile di Gaetano Gaudiero. Successivamente è stato dato il via alle premiazioni con i vari artisti, che presentati da Patrizia Pellegrino e Ida Piccolo insieme al direttore artistico Angelo Di Gennaro, si sono avvicendati sul palco per ricevere il riconoscimento simboleggiante “La Sirena Partenope”.Fra i personaggi premiati ricordiamo: per il premio alla Carriera: Francesco Paolantoni, Gaetano Amato, Stefania De Francesco con il produttore Silvestro Marino della Sly Production, Alessandro Incerto, Anna Capasso, Mario Maglione, Vastano Sergio, Eva Henger, Davide Marotta, Ciro Giorgio, Gianni Parisi, Gennaro Montuori per il film Palummella. Per il premio La Sirena Partenope: Elena Starace, Gianluca Zeffiro, Donatella Pompadour, Savio Cavalli, Fortunato Cerlino, Claudio Belardo personal coach di tanti artisti noti.Per il premio Speciale: assegnato all’attore internazionale Aurelio Fierro è stato ritirato dalla consorte Marisa con il figlio Fabrizio Fierro, mentre quello in memoria di Gianni Nazzaro è stato consegnato a Antonio Profenna, poi ancora in ricordo di Maria del Monte il marito ha ritirato il premio assegnato dalla giuria. Il premio Kids Vincitori The Voice è andato a: Fucile Italo Bartolomeo, Vincenzo Alighieri, Lorena Fernandez, Melissa Agliottone, Andrea Galiano, Radiante Spideri, Ilary Alaimo.Con il premio Gold Star sono stati gratificati: lo chef Nicola De Filippo, il pizzaiolo Nunzio Cacialli, la pescheria ’a figlia d’o Pescatore e Luigi Del Prete titolare dell’omonima Azienda vinicola. Per il premio Eccellenze Territoriali, sono state premiate le associazioni di categoria: AMIRA Napoli Campania  (Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi)  con il Fiduciario Dario Duro, l’ADA (Associazione Direttori Alberghi) con il presidente della sezione Campania  Lucio D’Orsi (a ritirare il premio la direttrice del Grand Hotel Capodimonte Moira Messinese), l’URCC Unione Regionale Cuochi della Campania con il presidente Luigi Vitiello, l’AIBES (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori) con il fiduciario campano Luigi Gargiulo (a ritirare il premio il socio onorario giornalista Giuseppe De Girolamo), l’AIS Associazione Italiana Sommelier con il presidente della sezione  Campania Tommaso Luongo, l’AIH Associazione Italiana Housekeeper  Campania Maria Rosaria Cicerone, l’APN - Associazione Pizzaiuoli Napoletani con il presidente Sergio Miccù, l’Associazione Pasticcieri Napoletani con il past president Ciro Scarpato, l’Associazione Riviera Domitia con il presidente Vincenzo Buffardi. Alle tre serate “Moda nel Cinema, Napoli nel Cuore, Napoli Capitale del Cinema” ha partecipato assiduamente la commissione interna di Napoli Cinema Festival, composta da: Silvestro Marino produttore cinematografico Sly Production, Leopoldo Manfredonia Presidente Cral Comune di Napoli, Rosario Lopa portavoce consulta nazionale turismo e agricoltura, Vladi Valentino critico del cinema, Vincenzo Capasso VMA production e l’ideatore e autore del Napoli Cinema Festival Alfonso Gemito, insieme a Pietro Della Valle che ha gestito egregiamente tutti i partner ufficiali.All’ interno della struttura è stata allestita l’esposizione degli abiti della stilista Tiziana Di Meo couture, che ha vestito con cura le modelle dell’associazione Modella Futura presidente Luigi Russo coadiuvate da Eva Nasti. a curare l’immagine hair stylist Genny Spada, makeup artist Luigi Mammalella. Gran successo ha ottenuto la degustazione degli ottimi Ziti con una genovese di polpo, piatto elaborato dallo chef Carlo Gizzarelli, amministratore della pescheria e street food of fish “’a figlia d’o Pescatore” con sede in via Duca d’Aosta,50 a Grumo Nevano, presentato con un cooking Show con i vini abbinati Campo di Luna di Luigi Del Prete. Gizzarelli, da noi intervistato, ci ha detto che il pescato da lui trattato, sia per la vendita in pescheria, che per il food elaborato nel suo locale di solo 20 posti a sedere, scelta voluta per coccolare e servire meglio la clientela, sono di assoluta freschezza e qualità eccellente e fra le tante proposte ha segnalato: il crudo barese, il crudo siciliano, salumi e panini di pesce ed il polpo crudo come si usa degustare a Bari o a Mola di Bari, famosa per questa specialità cotta di giorno con i raggi solari e servita condita a sera. A presentare e servire il piatto in degustazione gratuita agli ospiti della manifestazione, proprio all’ingresso de “La Lanterna”, a mò di benvenuto, è intervenuta anche la moglie di Gizzarelli - Giovanna Del Prete, che ha il compito di maître e servizio di sala nella ristopescheria. Ovviamente un buon piatto doveva necessariamente essere accompagnato da del buon vino ed il titolare di “’a figlia d’o Pescatore” ha scelto i vini dell’azienda agricola Campo di Luna di Luigi Del Prete di Melizzano, ma ci tiene a precisare che è stata una scelta per la qualità di vini e l’accostamento ottimo ai suoi piatti, anche perché il cognome del produttore potrebbe portare a pensare ad una scelta di parentela mentre invece è solo un caso di omonimia. I vini eccellenti offerti, come dicevamo quasi da benvenuto agli ospiti della giornata conclusiva del “Napoli Cinema Festival”, ci hanno colpiti per la loro bontà e naturallezza e Luigi Del Prete ci ha detto che la loro produzione è limitatissima; producono esclusivamente tre tipologie: Falanghina beneventana, Coda di Volpe ed Aglianico con solo un migliaio di bottiglie per tipo di vino, al fine di puntare sulla qualità curata dall’azienda in ogni singola fase.A sostenere la manifestazione tantissimi partner: Taopatch, Cent’Anni, Brandi, Sorbillo, caseificio  La marchesa, Servizi e Appalti, Re/Max Young,  Studio Armena del dottor Marcelletti, La Torrente, Pizzeria Giuliano, Dabel, Cascina Del Colle, Napoli Cart,  Vi.ga, lo zucchero D’Avino, Meking  Attrezzature Arredamento, Baba Re Terre Pompeiane, Dcm Rent Noleggio, Consorzio di Tutela Provolone del Monaco D.O.P, Molino Scoppettuolo, Vi.ga burrificio, Mama Ines, Galliero Pasticceria, Regno Casa Immobiliare,  Cisk, Beer Import, Dab. Le Carni Doc di Quarto, A’ Figlia di’’ o’ Pescatore di Grumo Nevano, Campo di Luna di Luigi Del Prete.Tanti i giornalisti e i media presenti oltre i fotografi ufficiali Pino Attanasio con Raffaele Carlino di Campania Felix, Angelo Cannavacciuolo con Omnia digitale e Salvatore De Rosa, il giornalista Antonio D’ Addio con la kermesse di Dagal Social web, le telecamere di RTN, TLC. L’evento Napoli Cinema Festival, appena conclusosi in bellezza, con l’operatività dell’associazione Dagal Creations Aps riconosciuta del Ministero del Lavoro Politiche Sociali, il patrocinio della Regione Campania, Regione Campania Turismo e Città metropolitana, visto il successo ottenuto, è già pronto per organizzare una terza edizione.

Giuseppe De Girolamo

 And the Oscar goes to ...

I
A parte il consueto elenco di nomination (il più quotato è La forma dell'acqua di Guillermo Del Toro, seguito da Dunkirk di Christopher Nolan e Tre manifesti a Eebbing, Missouri di Martin McDonagh), cosa c'è da aspettarsi?
Ebbene, quest'anno le possibilità di aggiudicarci almeno una statuetta sono dietro l'angolo. Dopo La grande bellezza di Paolo Sorrentino e a vent'anni e passa dal pluripremiato La vita è bella di e con Roberto Benigni (miglior film straniero, miglior attore protagonista e miglior colonna sonora firmata Nicola Piovani), è il fortunato turno di Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino.
Tratta dall'omonimo libro di André Aciman, la storia d'amore e di desiderio tra Elio (la giovane rivelazione Timotheé Chalamet) e Oliver (Armie Hammer) ha incantato gli spettatori di tutto il mondo: quattro le nomination (miglior film, miglior attore protagonista, miglior sceneggiatura non originale e miglior canzone, Mystery of Love scritta e interpretata da Sufjan Stevens).
Prima della distribuzione nelle sale, il film è stato proiettato - unanimamente apprezzato - in molti festival cinematografici internazionali (è stato presentato al Sundance Film Festival, al Festival di Berlino e al Toronto International Film Festival, al New York Film Festival, al BFI London Film Festival, al Festival internazionale del cinema di San Sebastián, al Festival internazionale del cinema di Rio de Janeiro e molti altri).
Chi sono Elio e Oliver?
Elio Perlman è un 17enne ebreo, incredibilmente colto e maturo per la sua età: parla fluentemente diverse lingue, suona e trascrive musica classica, legge libri di filosofia. Il padre (Michael Stuhlbarg) è un docente universitario che ogni anno accoglie nella sua villa di Crema uno studente particolarmente brillante impegnato nella lavorazione della tesi di dottorato. Estate dell'83. È la volta di Oliver, 24enne ebreo statunitense, alto, prestante, dai modi goffi e bruschi allo stesso tempo. Sono due universi opposti, all'apparenza incomunicabili, che invece, con un gioco di attrazioni e repulsioni, tenderanno a incontrarsi e a unirsi per la breve, ma intensa durata di una vacanza.
Gli elementi della narrazione e della cornice (dove inizia l'una e dove finisce l'altra, non lo si riesce a individuare, tanto che scorrono parallele) sono collegati da una molteplicità di sottili richiami: la natura gaudente, in cui tutti i colori esplodono alla luce del sole d'agosto; il tempo enormemente dilatato, con le giornate che sembrano infinite; il silenzio costante, infranto soltanto dal cicalio o dal gracidare delle rane; la straordinaria voluttuosità delle statue greche che riemergono dalle acque di un lago, con il marmo che si fa carne e il passato che si fa presente; la pelle che si scopre e si tinge di tonalità rosate;  le carezze celate e le parole tremanti di desiderio; le dita che sfiorano i tasti di un pianoforte, che accarezzano la buccia di una pesca matura, che giocano con i fili d'erba; le biciclettate senza meta, nell'immenso verde della pianura padana.
La ricerca formale, fortemente estetizzante, coincide con una morale eudemonistica, più che meramente edonistica: vale la pena cercare la bellezza, viverla come esperienza totalizzante, senza riserve, senza ritrosie, senza rimpianti.
Il film è un tripudio di emozioni, di suggestioni, di sofisticata semplictà: è proprio con questa espressione ossimorica che riassumerei il lavoro - e la rivincita - del regista italiano. Chiunque può riconoscersi e immedesimarsi: è questo grandioso risultato che fa di questo film già un classico del cinema romantico; perché, si sa, ogni storia d'amore non è tale se non ci illude sapientemente con il suo dolce trasporto, con la sua portata universale.
Una piccola (grande) critica da appuntare: qualora il film riuscirà a portarsi a casa una o, perché no, più statuette, noi italiani, gli stessi che fino a qualche anno fa trascuravano o ignoravano del tutto Guadagnino, definendo la sua filmografia vezzosa, priva di contenuti, una pessima imitazione del cinema più alto di un Bertolucci o di un Fellini, saremo (pateticamente) pronti ad acclamarlo. Noi italiani, gli stessi che divamperanno immeritatamente di un "orgoglio" nazionale un po' voltagabbana. Noi italiani, gli stessi che si ricordano e redimono il vecchio "reietto" soltanto nei momenti di vittoria e gratificazione. Tuttavia, per non cadere nell'errore del banale e del generale, aggiungiamo che noi italiani siamo gli stessi che, pur essendo caduti tante volte, e  altrettante derisi e sottovalutati, ci risolleviamo e, diciamolo, un modo di cavarcela lo troviamo sempre.
Almeno dopo la batosta dei Mondiali ci vorrebbe, che ne dite?
                                                                 Alessandra Savino


RICCARDO AVITABILE E ANNA FUSCO ANCORA INSIEME SUL SET PER IL VIDEOCLIP 
DEI BADBLOOD

Nuovo set per Riccardo Avitabile e Anna Fusco, già impegnati nel cast di "Nuova Camorra", l'attesissima fiction diretta da Max Bellocchio. L'occasione è il videoclip "Home Monster Home" dei BadBlood. Insieme ai due attori partenopei, ci sono anche Marco Esposito, già presente con Avitabile nel cast nella seconda serie di Gomorra e la piccola Denise De Giglio, che ha dato la voce femminile a questo brano che tratta un argomento molto delicato: la violenza contro donne e bambini. Il video è stato prodotto da Rosa Loiodice, con la regia di Claudio Di Napoli. Il video sarà presentato il 27 settempre nel corso di una manifestazione organizzata dalla fondazione ROSA BIANCA. Sarà presente tutto il cast.
 
PRIMA DI LUNEDI'

È il film che uscirà dal 22 settembre al cinema. La regia è di Massimo Cappelli, il cast artistico è composto da Vincenzo Salemme, Fabio Troiano, Andrea di Maria, Martina Stella, Sergio Muniz con la partecipazione straordinaria di Sandra Milo. Il film è presentato da Lime Film ed è distribuito da Koch Media. Tutto ha Inizio con un funerale nel quale maturano già molte situazioni su cui ridere a crepapelle. La trama prende spunto da un uovo molto particolare.Carlito (Vincenzo Salemme) boss della malavita, capace di sembrare molto violento quando si arrabbia ma ha il cuore tenero, orgogliosissimo di essere italiano, appassionato di opere d’arte e del bello in generale, trafuga da un museo un uovo di dinosauro. L’uovo deve fare un lungo viaggio per essere consegnato. Carlito ed il suo guardaspalle (Antonio Guerriero) mentre viaggiano su una delle tante Fiat 500 di proprietà di Carlito, si scontranoin una Torino deserta con la station wagon dove viaggiano Marco (Fabio Troiano) e Andrea (Andrea Di Maria), i due sono accomunati da Penelope (Martina Stella) una splendida consulente finanziaria, Sorella di Andrea e ex fidanzata di Marco. Ritrovatisi in ospedale dopo l’infausto scontro, il boss coglie la palla al balzo e praticamente costringe Marco, Andrea e Penelope a effettuare il trasporto dell’uovo di dinosauro camuffato da uovo di Pasqua Nonostante Penelope si debba sposare proprio il giorno della consegna. L’uovo viene però rubatodurante il trasporto da due avvenenti ragazze, complici di Blanco che lavora come lanciatore di coltelli in uno scalcinato Circo di periferia. Il film continua tra divertentissimi equivoci e tentativi di nascondere la realtà a Carlito. La presenza nel cast di Vincenzo Salemme è garanzia che Il film è una commedia molto divertente. La partecipazione straordinaria di Sandra Milo che interpretaun ruolo divertente, diverso da quelli a cui ci ha abituato nella sua lunga e luminosa carriera,infatti lei è Chanel è una donna matura che ha conosciuto Andrea su Facebook, mentendo spudoratamente su età ed aspetto fisico, infatti quando i due si incontrano per la prima volta, Andrea sviene per la sorpresa. Il cast tecnico è di tutto rispetto, il soggetto è di Fabio Troiano e Giuseppe Lo Console, la sceneggiatura di Massimo Cappelli – Fabio troiano – Giuseppe Lo console, La fotografia di Marcello Montarsi, la scenografia di Walter Caprara. Tutti bravissimi, il film scorre piacevolmente tra una risata e l’altra, c’è spazio anche per delle riflessioni sulla società moderna un po’ sbandata esenza più punti fermi di riferimento. Sicuramente andare a vedere “Prima di martedì” farà passare una serata di svago e di divertimento, il film è adatto a grandi e bambini, cosa dire di più… Andate a vederlo!!!                                                                    Foto e testo Giuseppe Moggia



 And the Oscar goes to ...





Il prossimo 4 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles si terrà la 90° edizione della cerimonia degli  Oscar. A presentarla sarà Jimmy Kimmel, già conduttore della precedente edizione. A parte il consueto elenco di nomination (il più quotato è La forma dell'acqua di Guillermo Del Toro, seguito da Dunkirk di Christopher Nolan e Tre manifesti a Eebbing Missouri di Martin McDonagh), cosa c'è da aspettarsi?

Ebbene, quest'anno le possibilità di aggiudicarci almeno una statuetta sono dietro l'angolo. Dopo La grande bellezza di Paolo Sorrentino e a vent'anni e passa dal pluripremiato La vita è bella di e con Roberto Benigni (miglior film straniero, miglior attore protagonista e miglior colonna sonora firmata Nicola Piovani), è il fortunato turno di Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino.

Tratta dall'omonimo libro di André Aciman, la storia d'amore e di desiderio tra Elio (la giovane rivelazione Timotheé Chalamet) e Oliver (Armie Hammer) ha incantato gli spettatori di tutto il mondo: quattro le nomination (miglior film, miglior attore protagonista, miglior sceneggiatura non originale e miglior canzone, Mystery of Love scritta e interpretata da Sufjan Stevens).

Prima della distribuzione nelle sale, il film è stato proiettato - unanimamente apprezzato - in molti festival cinematografici internazionali (è stato presentato al Sundance Film Festival, al Festival di Berlino e al Toronto International Film Festival, al New York Film Festival, al BFI London Film Festival, al Festival internazionale del cinema di San Sebastián, al Festival internazionale del cinema di Rio de Janeiro e molti altri).

Elio Perlman è un 17enne ebreo, incredibilmente colto e maturo per la sua età: parla fluentemente diverse lingue, suona e trascrive musica classica, legge libri di filosofia. Il padre (Michael Stuhlbarg) è un docente universitario che ogni anno accoglie nella sua villa di Crema uno studente particolarmente brillante impegnato nella lavorazione della tesi di dottorato. Estate dell'83. È la volta di Oliver, 24enne ebreo statunitense, alto, prestante, dai modi goffi e bruschi allo stesso tempo. Sono due universi opposti, all'apparenza incomunicabili, che invece, con un gioco di attrazioni e repulsioni, tenderanno a incontrarsi e a unirsi per la breve, ma intensa durata di una vacanza.

Gli elementi della narrazione e della cornice (dove inizia l'una e dove finisce l'altra, non lo si riesce a individuare, tanto che scorrono parallele) sono collegati da una molteplicità di sottili richiami: la natura gaudente, in cui tutti i colori esplodono alla luce del sole d'agosto; il tempo enormemente dilatato, con le giornate che sembrano infinite; il silenzio costante, infranto soltanto dal cicalio o dal gracidare delle rane; la straordinaria voluttuosità delle statue greche che riemergono dalle acque di un lago, con il marmo che si fa carne e il passato che si fa presente; la pelle che si scopre e si tinge di tonalità rosate;  le carezze celate e le parole tremanti di desiderio; le dita che sfiorano i tasti di un pianoforte, che accarezzano la buccia di una pesca matura, che giocano con i fili d'erba; le biciclettate senza meta, nell'immenso verde della pianura padana.

La ricerca formale, fortemente estetizzante, coincide con una morale eudemonistica, più che meramente edonistica: vale la pena cercare la bellezza, viverla come esperienza totalizzante, senza riserve, senza ritrosie, senza rimpianti.

Il film è un tripudio di emozioni, di suggestioni, di sofisticata semplictà: è proprio con questa espressione ossimorica che riassumerei il lavoro - e la rivincita - del regista italiano. Chiunque può riconoscersi e immedesimarsi: è questo grandioso risultato che fa di questo film già un classico del cinema romantico; perché, si sa, ogni storia d'amore non è tale se non ci illude sapientemente con il suo dolce trasporto, con la sua portata universale.

Una piccola (grande) critica da appuntare: qualora il film riuscirà a portarsi a casa una o, perché no, più statuette, noi italiani, gli stessi che fino a qualche anno fa trascuravano o ignoravano del tutto Guadagnino, definendo la sua filmografia vezzosa, priva di contenuti, una pessima imitazione del cinema più alto di un Bertolucci o di un Fellini.  Noi italiani, gli stessi che divamperanno immeritatamente di un "orgoglio" nazionale un po' voltagabbana. Noi italiani, gli stessi che si ricordano e redimono il vecchio "reietto" soltanto nei momenti di vittoria e gratificazione. Ma, per non cadere nell'errore del banale e del generale, aggiungiamo che noi italiani siamo gli stessi che, pur essendo caduti tante volte, pur essendo derisi altrettante volte, ci risolleviamo e, diciamolo, un modo che cavarcela lo troviamo sempre. Almeno dopo la batosta dei Mondiali, ci vorrebbe, che ne dite?
Alessandra Savino

ULTIMO CIAK PER IL GIORNO PIÙ BELLO,

IL PRIMO FILM SU UN MATRIMONIO GAY IN ITALIA APPRODA AL MONTAGGIO

Una storia appassionante e di forte attualità, una commedia e tanta poesia, un giovane talento alla regia e nomi brillanti, a cominciare dagli sceneggiatori, passando per gli attori e il cast tecnico. Si sono concluse le riprese del film Il giorno più bello, girato fra le bellezze della Puglia e la colorata Barcellona. Diretto da Vito Palmieri, con Alessio Vassallo e Michele Venitucci come protagonisti,  il film è stato prodotto da Cesare Fragnelli e Joo Hyun Ahn per Altre Storie, Gabriella Buontempo e Massimo Martino per Clemart, con Rai Cinema.  Dopo sei settimane, oggi si sono concluse le riprese del film Il giorno più bello - produzione Altre Storie, Clemart, con Rai Cinema e con il supporto di Apulia Film Commission - progetto che nasce dalla volontà di sostenere un cinema giovane e di qualità.   Il film è, infatti, l’opera prima del regista pugliese doc Vito Palmieri, autore che ha già ricevuto importanti riconoscimenti in tutto il mondo per i suoi cortometraggi. Candidato al David di Donatello con Tana libera Tutti (2006), è stato selezionato nella sezione Generation della 63. Edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino con Matilde (2013), unica pellicola italiana in concorso, e premiato al Toronto International Film Festival, nella sezione kids. Da poco, inoltre, ha ricevuto il Gran Prix al Film Festival di Shanghai 2016 per il documentario See you in Texas.
 Con Il giorno più bello Palmieri torna dietro la macchina da presa con un cast che vanta la presenza, fra gli attori, di nomi come Alessio Vassallo, conosciuto dal pubblico in particolare per Il giovane Montalbano, di Michele Venitucci, già diretto sul grande schermo da registi come Pappi Corsicato e Sergio Rubini, e di Giulia Steigerwalt, che ha lavorato come attrice protagonista sotto la guida di Gabriele Muccino. E con una sceneggiatura frizzante, scritta da Maddalena Ravagli (Gomorra La Serie, Mar Piccolo, ecc.), Leonardo Fasoli (Gomorra La Serie, Mar Piccolo, L’Ultimo Padrino, ecc.), Enrico Maria Lamanna, con la collaborazione di Michele Santeramo.  Commedia intrisa di poesia, è la storia di un matrimonio forse impossibile. In un momento storico in cui stiamo assistendo a grandi cambiamenti sociali e culturali, il film si propone di raccontare con freschezza e ironia una vicenda di amore e rapporti familiari che si snoda con toni vivaci sullo sfondo delle bellezze della Puglia per chiudersi sul finale nella colorata Barcellona. Una rocambolesca storia di amore e nozze tra due giovani uomini. Il primo film che, dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili, mette in scena un vero matrimonio gay tutto italiano.
 “Il cuore di Altre Storie, dei nostri progetti, sta proprio nella parola ‘storie’. Per questo abbiamo costruito una factory di giovani e giovanissimi talenti con cui percorrere un cammino condiviso che si fondi proprio sull’importanza della narrazione. E credo che questo progetto sia una prima importante testimonianza di un percorso che si vuole caratterizzare per cura, originalità, qualità. Per noi Palmieri è la garanzia di tutto questo - ha affermato Cesare Fragnelli, responsabile di Altre Storie.  Ringrazio Rai Cinema per aver sostenuto e creduto fortemente in questo progetto, che ha aperto la nostra società ad una collaborazione importante con gli amici della Clemart e un grazie particolare all'Apulia Film Commission per il suo preziosissimo supporto”.  “La tematica affrontata in questo film era da tempo un nostro desiderio – ha dichiarato Massimo Martino, produttore Clemart – dato che i progetti che seguiamo hanno l’obiettivo di raccontare i cambiamenti della nostra società”. “La sceneggiatura originale scritta da Fasoli e Ravagli rispecchiava questa nostra esigenza ha aggiunto Gabriella Buontempo - e abbiamo scelto Vito Palmieri, apprezzato per la delicatezza con cui ha già affrontato tematiche ‘intime’ nei suoi precedenti lavori. Ringraziamo Rai Cinema per aver sostenuto questo progetto e siamo lieti di aver creato una sinergia con Altre Storie, con cui condividiamo gli stessi propositi artistici e produttivi”.
 LADRO IN "MI RIFACCIO IL TRULLO"
 


Due notizie sull’uscita al cinema del film  “Mi rifaccio il trullo’, regia di Vito Cea, prodotto da Adriatica film, con Lorena Cacciatore, Beppe Convertini, Uccio De Santis, Stefano Masciarelli.

 Beppe Convertini  al cinema nel ruolo del ladro del trullo…  Una commedia in salsa pugliese che racconta di un muratore che per ripianare un debito contratto con la banca affitta d'estate un piccolo trullo di sua proprietà'..Il giorno prima di ospitare una turista milanese riceve la notizia che qualcuno ha rubato il trullo..E qui entra in scena Beppe Convertini con un complice… Questa originale e alquanto curiosa coppia di ladri  smonterà  pietra per pietra il cono per venderlo ad un regista romano che vuole impiantarlo nella sua tenuta... ed il resto e'da gustare al cinema.. “Una commedia girata nella mia splendida Puglia in particolar modo in Valle D'Itria da Martina Franca(la mia bellissima città natale) ad Alberobello e da Fasano a Savelletri. Ho trascorso gran parte della mia infanzia e fanciullezza nei trulli d'estate con i nonni materni ,i miei genitori e le mie sorelle Maria e Anna vivendo nel calore della famiglia i riti della vendemmia,della raccolta delle olive e della preparazione delle conserve per l'inverno,Un mix di ricordi davvero speciali che porterò per sempre nel mio cuore.. “ ci riferisce soddisfatto ed orgoglioso il bellissimo e bravissimo Beppe Convertini.

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