LA DENTOSOFIA
Una nuova disciplina applicata all'odontoiatria
Essendo
venuti a conoscenza dell’esistenza, fino ad ora per noi ignota, della
Dentosofia ossia dello studio della relazione tra la bocca ed il resto del
corpo considerati da un punto di vista fisico, organico e psico-affettivo ne
abbiamo discusso con la d.ssa Isabella De Magistris che ha messo in pratica ed
applicato, da esperta conoscitrice, gli aspetti che caratterizzano tale
argomento.
- Chi è attualmente
Isabella De Magistris, nello specifico in quale campo di ricerca di
osservazione volge il suo interesse?
“Sono laureata
con lode in Odontoiatria e Protesi dentaria, inizialmente ho volto il mio interesse
alla chirurgia, ma da circa 15 anni ho virato la mia attenzione alla
Gnatologia, Posturologia e Kinesiologia applicata all’Odontoiatria, grazie a
numerosi corsi di perfezionamento conseguiti, tra l’altro, presso l’Università
di medicina e chirurgia di Tor Vergata (Roma) dove ho conseguito il Master in
Dentosofia, attualmente il mio maggior campo di interesse.”
- Cosa in
sintesi rappresenta la Dentosofia da un punto di vista prettamente scientifico;
può ritenersi un valido strumento di ricerca?
“La Dentosofia, “Saggezza
dei denti”, è lo studio della relazione tra bocca ed il resto del corpo da un
punto di vista fisico, organico e pisco-affettivo. Quindi riequilibrare una
bocca, vuol dire intervenire sulla salute globale dell’individuo. Essa si basa
sui principi di Benoit Manderbrot padre della geometria dei frattali, che sono
figure geometriche con svariate proprietà tra cui quelle dell’autosomiglianza: Ogni
singola parte contiene l’informazione della totalità dell’oggetto e costituisce
uno dei principi dell’olismo (ogni parte è un‘immagine del tutto e contiene le
informazioni del tutto). Quindi osservando i denti possiamo avere informazioni
sull’intero organismo.”
- Come, quando e
dove ha origine la Dentosofia?
“Negli anni ‘50
due professori universitari francesi Soulet e Besombes idearono un apparecchio
ortopedico funzionale da loro chiamato (attivatore a doccia Soulet-Besombes).
L’apparecchio in realtà doveva essere soltanto di mantenimento, durante i mesi
estivi per non perdere i risultati ottenuti con l’apparecchio ortodontico
fisso. Infatti i pazienti smontavano l’apparecchio fisso per i tre mesi estivi
per poi rimontarlo al ritorno delle vacanze. In realtà i due professori
notarono che non solo l’attivatore non permetteva la recidiva, ma migliorava il
risultato ottenuto. Successivamente la tecnica con l’utilizzo dell’attivatore è
stata approfondita da altri professionisti”.
- A suo parere
può la Dentosofia essere considerata una moderna chiave di lettura quale
strumento d’indagine che si integra allo studio dell’Odontoiatria?
“Certamente, in
quanto non considera la bocca un organo a sé stante, ma come accennavamo prima,
è parte del tutto e contiene l’informazione del tutto.”
- A chi consiglierebbe
tale tipo di “terapia”?
“La terapia con
l’attivatore di Soulet-Besombes è consigliabile a tutti coloro che vogliano
riarmonizzare la propria occlusione e di conseguenza riequilibrare il proprio
organismo, in quanto, come sappiamo, la bocca è in grado di determinare
variazioni sul piano posturale. Per tanto riequilibrando la bocca possiamo
determinare anche un riequilibrio posturale.
- Attualmente
quali sono i risultati ottenuti grazie all’applicazione della Dentosofia sui
suoi pazienti?
“ I risultati
maggiormente evidenziabili sono, miglioramento dell’occlusione, della
respirazione, della concentrazione, risoluzione di problematiche muscolari,
tipo mal di testa brachialgie , dolori alla schiena etc… e quindi miglioramento
della postura.”
Manuela
De Rosa
Per contatti: 081/663090-3386999093
Per info:
wwwdentosofianapoli.it
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