venerdì 16 maggio 2014

ECCELLENZE CAMPANE



GALA' PER IL CARCIOFO DI PAESTUM
 
Grande Evento Mediatico martedì scorso al Ristorante Pizza Art di Battipaglia dove L’Ente Terra Orti di Eboli Patrocinato dalla Regione Campania  ha presentato le particolarità gastronomiche dell’ormai famoso Carciofo di Paestum I.G.P. Sono intervenute le maggiori testate Giornalistiche della carta Stampata e della televisione per assistere alla presentazione dettagliata dell’alimento naturale coltivato nelle campagne di Paestum. Rinomati Nutrizionisti hanno raccontato un po’ la storia e le numerosissime proprietà salutari del prodotto: a seguire c’è stata una degustazione di piatti a base di Carciofo di Paestum I.G.P., alla presenza del Presidente di Terra Orti Alfonso Esposito e del suo direttore Emilio Ferrara;  lo chef ha illustrato  le tecniche di preparazione ed il valore nutrizionale del carciofo. Ingrediente fondamentale della Dieta Mediterranea, il carciofo accompagna da tempo immemorabile la cultura gastronomica e rurale delle popolazioni del mezzogiorno d’Italia e della Campania in particolare, viene utilizzato nella preparazione di svariate ricette tipiche e di piatti locali. Il clima fresco e piovoso nel corso del lungo periodo di produzione (febbraio-maggio) regala al Carciofo di Paestum IGP la tipica ed apprezzata tenerezza e delicatezza al prodotto, che insieme all'aspetto rotondeggiante dei suoi capolini, la loro elevata compattezza, l’assenza di spine nelle brattee, sono le principali caratteristiche qualitative e peculiari che ne hanno consacrato la fama tra i consumatori. Le radici della sua coltivazione vengono fatte risalire al tempo dei Borboni, il cui ufficio statistico già nel 1811 segnalava la presenza di carciofi nella zona di Evoli, l’attuale Eboli, e Capaccio. Le prime coltivazioni specializzate di carciofo sono state realizzate da agricoltori del Napoletano che impiantarono “carducci” di loro ecotipi proprio nelle zone adiacenti ai famosi Templi di Paestum. Ma la vera e propria diffusione del carciofo nella valle del Sele risale intorno al 1929-30, grazie alle vaste opere di bonifica e di profonda trasformazione agraria apportate dalla riforma fondiaria. Anche il testo di geografia economica del Migliorini del 1949 ne conferma la presenza ed importanza nella zona. La descrizione più approfondita della diffusione e dell’importanza della coltivazione del Carciofo di Paestum Ã¨ stata fatta dal Bruni, nel 1960, che fa riferimento al carciofo di Castellammare come ecotipo coltivato nella Piana del Sele, varietà già citata da altri autori come appartenente al tipo Romanesco. L’Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) “Carciofo di Paestum” è stata riconosciuta, ai sensi del Reg. CE n. 2081/92, con Regolamento (CE) n. 465/2004 (pubblicato sulla GUCE n. L 77 del 13 marzo 2004). L’iscrizione al registro nazionale delle denominazioni e delle indicazioni geografiche protette è avvenuta con provvedimento ministeriale del 23.03.04, pubblicato sulla GURI n. 83 dell’8.04.04, unitamente al Disciplinare di produzione e alla Scheda riepilogativa (già pubblicata sulla GUCE unitamente al predetto Reg. 465/04). Il Consorzio di tutela del Carciofo di Paestum IGP è stato riconosciuto con Decreto del Presidente della Repubblica Italiana del 22 novembre 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 286 del 7 dicembre 2012. Ha sede ad Eboli (SA) in via Bagnolo San Vito.                             Luigi Aiello

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