lunedì 14 ottobre 2013

AL DIANA SAL DA VINCI/CAROSONE



 DIANA: BALLAVANO TUTTI DAL SAL FINO ALL'ULTIMO SPETTATORE
….”Porta ‘e cazune cu ‘nu stemma arreto…’na cuppulella ca visiera aizata…”. Diana strapieno per il musical che racconta Renato Carosone, ma soprattutto per applaudire Sal Da Vinci che ne interpreta la figura. L’escamotage teatrale parte dalla voglia di sapere “perché Carosone nel pieno della sua carriera decide di ritirarsi dalle scene”. Busillis che non viene sciolto, ma che da lo spunto per tracciare il percorso di quest’artista tra filmati d’epoca, balletti, riarragiamenti dei più noti successi “Tu vuo’ fa l’americano” “’o Sarracino”, “Chellallà”, “Caravan petrol”, “Torero” a volte in forma rock, o rap, o interpretate da Sal da Vinci, coadiuvato da la band internazionale. Direttore artistico Federico Vacalebre, regista Fabrizio Bancale, coreografo Ferdinando Arenella, scenografo Massimiliano Pinto, mister arrangiamenti Lorenzo Hengeller, Gransta Msv, Giovanni Imparato, bravissimo, nei panni dell’indimenticabile Gegè Di Giacomo, Pietro Botte in quelli di Peter Van Wood, Forlenzo Massarone un simpatico Fred Buscaglione, Claudia Letizia, regina del burlesque, una sensuale Marruzzella, Lello Radice il giornalista del “perché”, un corpo di ballo che ha riempito di verve il palcoscenico. E’ inutile dire la bravura di Sal non solo vocale, e lo sappiamo, ma di showman completo, che le musiche di Carosone questo “genio partenopeo” dello swing, dal grande successo negli anni’60, dei musicarelli, hanno naturalmente maggiormente sottolineato. Tutto il teatro andava a ritmo, le gambe e le mani si muovevano indipendentemente dalla propria volontà, basta che partiva la melodia carosoniana. Tre settimane in scena e poi via per un tour in tutt’Italia e siamo sicuri che le gambe e le mani non resteranno ferme in nessuno ei teatri toccati da questo musical. E chi si aspetta “Pianofortissimo” non l’avrà perché solo Renato Carosone poteva eseguirlo e forse…Gigi D’Alessio che un po’ a Carosone somiglia. A.Ghe.
  SAL DA VINCI E' L'AMERICANO DI NAPOLI

in scena al Diana  il 10 ottobre
 "E' uno spettacolo che arriva nel momento giusto....prima di farmi troppo vecchio" è così che esordisce Sal Da Vinci durante la conferenza stampa per la presentazione del suo nuovo spettacolo teatrale "Carosone, l'americano di Napoli" . Subito prende la sua terza mano, il microfono, e inizia a cantare "Torero" , poi si sposta dalla scena per dar spazio alla dj che remixa la versione del pezzo stesso, mentre si esibisce un corpo di ballo di Marruzzelle e Sarracini. E continua ancora "abbiamo avuto un tracollo fisico tutti in questo periodo, ma da giovedì saremo più giovani". Si. Perché è giovedì la sera che Sal, il direttore artistico Federico Vacalebre, il regista Fabrizio Bancale, il coreografo Ferdinando Arenella, lo scenografo Massimiliano Pinto, mister arrangiamenti Lorenzo Hengeller, Gransta Msv, Giovanni Imparato nei panni di Gegè, Pietro Botte in quelli di Peter Van Wood, Forlenzo Massarone in quelli di Fred Buscaglione, Claudia Letizia in quelli di una Marruzzella dal seno smisurato, Lello Radice in quelli di un giornalista particolare, la banda internazionale, il corpo di ballo e i fan del nuovo Carosone stanno aspettando. La prima sarà infatti il 10 ottobre al teatro Diana, dove rimarrà per tre settimane per poi iniziare un lungo tour.
La scusa/pretesto per la narrazione è la scommessa di un giornalista musicale di riuscire a convincere la Rai a girare una fiction su Carosone. Il maestro, un contaminatore di culture e suoni armato di un riso amaro, appare nella sua vita di artista e non tra privato e gossip. "Non era un grande parlatore e quindi abbiamo voluto dare spazio alle sue qualità di artista e musicista. Il recitato serve solo a creare l'atmosfera di bianco e nero e l'ironia del personaggio le cui canzoni vengono ancora oggi ballate nelle discoteche di mezzo mondo. Protagonista è la musica ma sotrattutto il pianoforte, che avrà tra l'altro una serie di funzioni, come quella di schermo per la proiezione di molti video". Ma cosa sono questi video? Sono una sorta di microfilm che hanno la funzione di rappresentare ancora più da vicino quello che accade sulla scena. Trovano spazio infatti  video girati ad hoc, altri appartenenti al repertorio, cartoni animati, e contributi video di molti artisti come Pino Daniele, Carlo Verdone, Luciano De Crescenzo, Fiorello e molti altri. Il musical (o se vogliamo la commedia all'italiana imbottita di musica) è verace ma allo stesso tempo internazionale, vintage ed estremamente moderno, ed oscilla continuamente tra contemporaneità e flashback nel passato, in un tempo che sembra infinito perché la musica di Carosone è infinita e contaminata dai tanti popoli che hanno dominato la stessa città. E' il musical delle radici con le ali. "C'è piacere di venire a lavorare. Si è creata una famiglia" dice Lello Radice. Una famiglia si, ma piena piena di talento.
Jessica Cavaliere

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