Da six Pasquale Esposito, Enrico Caruso jr. il m° Renato Serio |
L'eco del grande Caruso nella voce di Pasquale
Esposito
Un incanto di luci, musica e colori: lo skyline di Napoli e il Vesuvio, il mare del golfo e le note dell’orchestra di Santa Chiara hanno fatto da cornice ad «Enrico Caruso: Musica Tu! – His Life, His Music, His City», il live-concert con cui Pasquale Esposito ha voluto rendere omaggio al più grande tenore di tutti i tempi. Sulla terrazza sea-front del Castello Giusso, l’interprete napoletano ha proposto i temi che hanno fatto di Enrico Caruso un’autentica leggenda della musica mondiale: da «Vesti la giubba» a «Core ‘ngrato», da «Mattinata» a «’A Vucchella», passando per «La donna è mobile» e «Torna a Surriento». Ad impreziosire la performance di Pasquale Esposito ci hanno pensato «Musica Tu», testo inedito scritto e musicato dal maestro Renato Serio, e la struggente interpretazione di «‘O sole mio», giunta proprio in concomitanza col suggestivo tramonto sul golfo di Napoli. Davanti ad un pubblico di duecento persone, tra le quali Enrico Caruso jr., 22enne pronipote del tenore, Pasquale Esposito ha poi duettato col soprano Maissa: la 24enne interprete libanese, vestita per l’occasione con gli abiti disegnati dallo stilista Rami Kadi, ha incantato gli spettatori con la sua bellezza e la sua voce melodiosa. Ad accompagnare i due artisti nella loro performance, il pianista Ettore Gatta ed il maestro Renato Serio, che per l’occasione ha anche diretto i musicisti dell’orchestra di Santa Chiara. Un’affinità, quella tra Enrico Caruso e Pasquale Esposito, sottolineata dall’inedita installazione site-specific dell’artista napoletano Lello Esposito: undici maschere di Pulcinella, realizzate in metallo ed appese ad un albero, a ricordare i personaggi che il tenore portò in scena nel corso della carriera ed il legame viscerale che unisce questi due grandi artisti a Napoli ed alla cultura napoletana. Omaggio a Partenope anche dai danzatori della scuola di ballo e musical «On Broadway», diretta da Eleonora Di Maio, che hanno interpretato per l’occasione la tarantella di Rossini. «Siamo felici per la riuscita di questo progetto, parte integrante di un prodotto finale ancora più complesso ed ambizioso», ha sottolineato l’autore dei testi Giuseppe Reale. Le due performance di Pasquale Esposito, infatti, saranno trasmesse dal canale statunitense Pbs nell’ambito di un documentario, intitolato «Enrico Caruso – La sua vita. La sua musica. Le sue città», che sarà girato nelle prossime settimane tra Napoli e Sorrento. L’omaggio a Caruso è stato possibile grazie al supporto della Notable Music and Arts Organization, l’organizzazione caritatevole che promuove la conoscenza della musica a livello mondiale. In questa prospettiva, l’ente si è già impegnato a sostenere una giovane promessa del canto, sovvenzionandone un soggiorno-studio nella città di Napoli.
Un incanto di luci, musica e colori: lo skyline di Napoli e il Vesuvio, il mare del golfo e le note dell’orchestra di Santa Chiara hanno fatto da cornice ad «Enrico Caruso: Musica Tu! – His Life, His Music, His City», il live-concert con cui Pasquale Esposito ha voluto rendere omaggio al più grande tenore di tutti i tempi. Sulla terrazza sea-front del Castello Giusso, l’interprete napoletano ha proposto i temi che hanno fatto di Enrico Caruso un’autentica leggenda della musica mondiale: da «Vesti la giubba» a «Core ‘ngrato», da «Mattinata» a «’A Vucchella», passando per «La donna è mobile» e «Torna a Surriento». Ad impreziosire la performance di Pasquale Esposito ci hanno pensato «Musica Tu», testo inedito scritto e musicato dal maestro Renato Serio, e la struggente interpretazione di «‘O sole mio», giunta proprio in concomitanza col suggestivo tramonto sul golfo di Napoli. Davanti ad un pubblico di duecento persone, tra le quali Enrico Caruso jr., 22enne pronipote del tenore, Pasquale Esposito ha poi duettato col soprano Maissa: la 24enne interprete libanese, vestita per l’occasione con gli abiti disegnati dallo stilista Rami Kadi, ha incantato gli spettatori con la sua bellezza e la sua voce melodiosa. Ad accompagnare i due artisti nella loro performance, il pianista Ettore Gatta ed il maestro Renato Serio, che per l’occasione ha anche diretto i musicisti dell’orchestra di Santa Chiara. Un’affinità, quella tra Enrico Caruso e Pasquale Esposito, sottolineata dall’inedita installazione site-specific dell’artista napoletano Lello Esposito: undici maschere di Pulcinella, realizzate in metallo ed appese ad un albero, a ricordare i personaggi che il tenore portò in scena nel corso della carriera ed il legame viscerale che unisce questi due grandi artisti a Napoli ed alla cultura napoletana. Omaggio a Partenope anche dai danzatori della scuola di ballo e musical «On Broadway», diretta da Eleonora Di Maio, che hanno interpretato per l’occasione la tarantella di Rossini. «Siamo felici per la riuscita di questo progetto, parte integrante di un prodotto finale ancora più complesso ed ambizioso», ha sottolineato l’autore dei testi Giuseppe Reale. Le due performance di Pasquale Esposito, infatti, saranno trasmesse dal canale statunitense Pbs nell’ambito di un documentario, intitolato «Enrico Caruso – La sua vita. La sua musica. Le sue città», che sarà girato nelle prossime settimane tra Napoli e Sorrento. L’omaggio a Caruso è stato possibile grazie al supporto della Notable Music and Arts Organization, l’organizzazione caritatevole che promuove la conoscenza della musica a livello mondiale. In questa prospettiva, l’ente si è già impegnato a sostenere una giovane promessa del canto, sovvenzionandone un soggiorno-studio nella città di Napoli.
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