mercoledì 1 giugno 2016

TALENTI EMERGENTI


IN GOMORRA 2 IRENE MAIORINO E' TERESA:
moglie e madre, personaggio inedito presentato nell'ottava puntata della serie
Irene Maiorino e Marco D'Amore
In seguito alla messa in onda della puntata 8 della seconda stagione di Gomorra - la serie, presentiamo il personaggio di Teresa, una donna atipica rispetto all'universo di cui fa parte, il suo primo pensiero è la famiglia e la sua mente è lontana dalle logiche di potere del marito, Rosario O'Nan (Lino Musella), arrivando quasi a non accettarle come reali. 
Teresa è interpretata dalla giovane attrice di cinema, teatro e fiction Irene Maiorino.
Teresa viene presentata come la moglie di Rosario, braccio destro di Ciro Di Marzio (Marco D'Amore) e presente nella prima stagione che, nella seconda, ricopre lui stesso il ruolo di boss, a seguito della divisione delle piazze sul territorio. Teresa è uno dei nuovi personaggi femminili. La seconda stagione di Gomorra è ricca di nuovi e interessanti personaggi femminili, comprese le due grandi new entry Patrizia e Scianel, Teresa è però l'unica a muoversi in un ambito prettamente familiare, non essendo in alcun modo legata agli 'affari'. A lei sono affidati i momenti privati della storia della famiglia di Rosario e sarà proprio Teresa a raccontare la parte intima di una vicenda inevitabilmente tragica, nel tentativo di portare una luce di speranza lì dove il sole non riesce ad arrivare.
L'attrice Irene Maiorino dice del suo personaggio: - Quello di Teresa è un ruolo che ho amato moltissimo, mi ha regalato la possibilità di lavorare ad un prodotto di qualità eccezionale come Gomorra 2. Sono molto grata a Stefano Sollima e a Claudio Giovannesi, perché hanno scelto di affidarmi un ruolo così delicato. Grazie a Teresa mi sono misurata per la prima volta con un ruolo di moglie e madre e farlo su un set di fama internazionale come questo è stato un momento di lavoro prezioso di cui farò grande tesoro. Ho girato scene molto intense con Lino Musella e Marco d'Amore. -
Irene Maiorino nasce una mattina di Settembre, a Napoli. I tratti somatici e il suo carattere sono la sintesi perfetta tra le origini napoletane del nonno paterno e quelle francesi della nonna materna. Nel 2010 il primo ruolo arriva come protagonista fissa con il personaggio di Luisa, primogenita della famiglia, nella fiction di sei puntante per Canale 5 Baciati dall’Amore accanto a Giampaolo Morelli e Lello Arena. Sul set per girare diversi cortometraggi, con Tutto Calcolato, che la vede protagonista accanto a Valentina Lodovini e Pietro Sermonti, vince il premio per Migliore Attrice Non Protagonista. Nel 2014, dopo aver girato Il Tredicesimo Apostolo 2, vola a Parigi per lavorare con la compagnia italo-francese Kulturscio’k allo spettacolo Vietato ballare – Interdit de danser, andato in scena nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia 2014. Nel 2016 è nel cast delle serie Gomorra 2 nel ruolo di Teresa. È attualmente impegnata sul set de Il bello delle donne, alcuni anni dopo che vede tra gli altri nel cast Lina Sastri e Claudia Cardinale.

L'aversano Ciro Cipullo new entry
nella seconda serie di “Gomorra”
Grinta, passione e tanta umiltà. Si può riassumere in questi tra aggettivi la personalità di Ciro Cipullo, 18enne che ha fatto parte del cast di attori della seconda serie di “Gomorra”. Lui che è cresciuto nel cuore di Aversa, sempre con lo sguardo più in alto di piazza Vittorio Emanuele, ma con la testa e con i piedi ben saldi a terra.L’opportunità avuta è di quelle importanti, ma , quando si parla di svelare i dettagli del ruolo interpretato, l’attore si cela dietro il velo del mistero: “Posso dire solo che dovete aspettarvi interpretazioni sulla scia degli episodi della scorsa stagione, ma non aggiungo altro. Lascio spazio alla vostra immaginazione. Di sicuro non sarò il bravo ragazzo della porta accanto. È importante - continua - sottolineare quanto sia appropriato l’utilizzo del termine "ruolo", che prescinde da quella che è la mia personalità. Ritengo che interpretare ruoli lontani dal proprio essere, sia un modo per mettersi in gioco e conoscere le varie sfaccettature di sè. È come porsi davanti ad uno specchio”. Com’è stato lavorare con una troupe di livello televisivo mondiale? “È stato emozionante – afferma col sorriso Cipullo -. Difficoltà vere e proprie non ce ne sono state, anche perchè la produzione ha cura degli attori con cui entra in contatto; c'è un'assistenza continua che ti supporta. Se mi sento una persona diversa rispetto a quella del provino? Sì, per quel che riguarda il mio profilo professionale, è stata un'esperienza molto formativa. Ho scelto di prendere parte alla serie perché, in primis, Gomorra è un format di grande valenza, poi era una mia profonda aspirazione. Cosa hanno detto i miei amici quando hanno saputo che ero stato selezionato? Hanno gioito con me”.

I rapporti con gli altri componenti del cast? “Sicuramente buoni. Persone simpatiche e disponibili. Gli antipatici ci sono, ma non te li dico (sorride ndr). Non posso dire che c’è una persona in particolare che mi ha trasmesso delle sensazioni. In realtà tutti coloro i quali hanno interagito con me professionalmente, mi hanno dato un qualcosa di unico, raro”. Un’esperienza indimenticabile ed una città insostituibile: “Roma – osserva l’attore - rappresenta per me una seconda casa. È nei miei progetti trasferirmi nella capitale, anche per agevolare la mia carriera lavorativa. Montagna difficile da scalare quella del professionismo? No, bisogna solo credere nei propri sogni e studiare tanto. Devo ringraziare i miei genitori per aver fatto in modo che la mia passione diventasse il mio lavoro. Il momento che porterò dentro per sempre? Quando ho conseguito il diploma in recitazione all’accademia delle arti teatrali “Teatro Totò”. Presente e futuro: “Innanzitutto – senza indugi Cipullo - devo concludere gli studi. Prossimamente sarò impegnato in un lavoro cinematografico. Per me è fondamentale la formazione, lunga vita alle scuole di recitazione”. Determinazione e talento: “Credo in me stesso e nelle mie potenzialità, allo stesso tempo so che ho ancora tanta strada da fare. Posso comunque dire di ritenermi un piccolo talento aversano”.Il teatro di oggi: “Credo sia in fase espansiva. È un luogo in cui la riproduzione è impossibile, è fatto di spazi, corpi, parole, silenzi. Il teatro o è o non è. È emozione perchè vive della compresenza tra chi agisce e chi vi partecipa. Oggi la sua rivisitazione in chiave moderna, purtroppo, accontenta la massa con rappresentazioni che non hanno nulla a che vedere con i cardini del teatro storico. Gli attori non sono più veri; non "vivono", ma recitano le parti”. Un saluto ai lettori: “Ciao a tutti e mi raccomando, ci vediamo dal 10 maggio su Sky Atlantic HD”.

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