lunedì 1 giugno 2015

L'AUSTRIA E NAPOLI AL CAFFE'



SERATA AL SAPORE DI KAFFE': 
CONFRONTO TRA VIENNA E NAPOLI

Incontro d’arte e cultura nello spazio NEA a Piazza Bellini, lo scorso 28 maggio, promosso dal Forum Austriaco di Cultura, dal Goethe Institut di Napoli e l’Associazione “A Voce Alta”

In giallo Brigitte Wihelmer tal tavolo dei giornalisti, con C.De Ciampis,
A.Ghedina, A.D'Addio, Palma, A.Jossa
Christopher Meran

A sx direttrice Goethe e Natascia Festa
pubblico







La direttrice del Goethe  Institut di Napoli con  Rober Gruber


Serata al sapore di caffè quella promossa dal Goethe Institut di Napoli in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura, l’Associazione “A voce alta”, alla Galleria Nea a piazza Bellini lo scorso 28 maggio. Saluto di Christoph Meran (Direttore Forum Austriaco di Cultura Roma), della direttrice del Gothe Institut. Fini dicitori sull’argomento caffè Maria Basile Scarpetta e Enzo Salomone che hanno intrattenuto il folto pubblico con letture “al caffè“ di brani scelti da Eduardo De Filippo, Riccardo Pazzaglia, Erminio Scalera e Maurizio De Giovanni ed opere di scrittori come Arthur Schnitzler e Peter Altenberg, che, all’inizio del Novecento, trascorrevano - a Vienna come a Napoli - ore di fervente attività artistica seduti ai tavolini dei locali. Robert Gruber (Poc Cafè di Vienna) esperto viennese, ha svelato i segreti della nera bevanda tanto apprezzata nei Kaffeehaus del capoluogo austriaco che nei bar partenopei. Ha moderato Natascia Festa. Non è mancato l’assaggio della più famosa sachertorte, dell’apfelstrudel gentile regale di Austria Turismo e di Kimbo per i chicchi di caffè.. Un connubio vincente visto il successo degustativo dei dolci del caffè e del cappuccino sorseggiati con gusto dal pubblico in sala. Presente Brigitte Whilelmer responsabile per il centro-Sud dell’Ente turismo Austriaco.
Per chi visita Vienna il caffè è un’attrazione, per i vicini un salotto di riserva, per gli artisti e letterati un’istituzione. Dal 2011 la Cultura della Caffetteria di Vienna è Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. “Pronunciandola con l’accento sulla prima sillaba, la parola “Kaffee” indica a Vienna e in Austria una bevanda. Pronunciate con l’accento sulla seconda sillaba, le parole “Café” e “Kaffeehaus” significano tutto uno stile di vita”, scrisse Hans Weigel nel 1978. Questa frase è sicuramente valida ancora oggi. Il primo caffè viennese citato ufficialmente in un documento fu aperto nel 1685 grazie ad un privilegio imperiale emanato da Leopoldo I dall’armeno Johann Diodato all’odierno indirizzo Rotenturmstrasse 14, nel centro storico di Vienna. Oggigiorno è qui situato il locale trendy Daniel Moser. Oggigiorno a Vienna ci sono 830 caffè, senza contare i numerosi caffè-bar, caffè-ristorante e caffè-pasticceria. Fra questi, circa 150 circa sono caffè viennesi classici dove si trovano ancora i camerieri vestiti in bianco e nero e dove l’arredamento è rimasto come “ai bei vecchi tempi”: pavimento in legno, tavolini in marmo, sedie semplici e divani in felpa. Ogni gruppo della metropoli danubiana ha il suo caffè preferito: gli statali che lavorano nei vari ministeri, ad esempio, hanno il Café Ministerium in piazza Georg-Coch-Platz, gli studenti dell’Accademia di Arti Applicate vanno al Prückel, vicino allo Stubenring, i politici vanno al Landtmann lungo l’Universitätsring. Al caffè si va per filosofeggiare, meditare, oziare, leggere il giornale, chiacchierare, sbaciucchiarsi, giocare a biliardo o a scacchi, discutere con estranei sugli argomenti più strampalati e via dicendo. E naturalmente anche per bere un caffè e mangiare un dolce. www.vienna.info, www.austria.info
                                                                                              Aghe  (Foto di Giuseppe Moggia)

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