GL'INTENSI OCCHI VERDI AMMALIATRICI
DI ANNA FALCHI
da ds la nostra inviata Carla De Ciampis mentre intervista Anna Falchi |
Il museo nato da
un progetto Giuseppe Alessio Nuzzo, direttore artistico della manifestazione, una
volta ultimato sarà un'esposizione permanente di materiali, audio, video e
cinematografici . Un breve e
interessante scambio di battute ci consegna una Anna Falchi donna, mamma,
produttrice, lontana dalla spensieratezza della showgirl dei primi anni di
personaggio pubblico.
- Anna Falchi qual
è il ruolo più sentito oggi?
" Il ruolo di mamma che sento vero e di cui sono protagonista
e di donna".
- Impegnata nel
sociale, da pochi giorni è testimonial di una nuova iniziativa?
"Sono felice di prestare il mio volto, per
questo progetto dell' Ai. Bi. "Fame di mamma" a favore della adozione a distanza di
bambini ma credo in tutto il programma che l'iniziativa porta avanti.
Sono favorevole a tutte quelle iniziative di adeguamento dell'Italia al resto
d'Europa e oltre vedi il divorzio
breve".
- Sempre per
rimanere sul tema mamma ha creato un personal blog ?
"Si,
www.mammabig.com è un modo per essere vicina non solo, fisicamente, come mamma, come donna, come personaggio
pubblico, alla gente per diffondere qualcosa che abbia un valore".
- L'amore per Anna Falchi ?
"Quando si diventa mamme si scopre
veramente che cos'è l'amore. E' un amore diverso da quello verso un uomo, è
incondizionato, unico, indescrivibile. Spesso è proprio per questo amore che
alcune donne subiscono violenze in famiglia da parte dell'uomo. La donna comunque dovrebbe, come ho fatto
io, realizzarsi, essere indipendente,
autonoma economicamente e poi avere un figlio. Certo non è possibile in giovane
età ."
- Come produttrice cinematografica cosa
accattiva la Falchi?
"Ho una produzione piccola,
indipendente a basso budget, è la passione e l'amore, per lo più che spinge
alla realizzazione di un film, elementi
condivisi dalla troupe e dagli attori. Nel mio caso è l'estro, un messaggio
originale, che attira la mia attenzione."
- Produzioni televisive?
"Se dovessi realizzare qualcosa in tv mi
interessano storie di grande donne del passato che hanno lasciato un messaggio
forte e possono raccontare belle storie".
- Anna Falchi, oggi, tra i vari ruoli di
attrice, conduttrice, produttrice quale preferisce?
"Avendo avuto la possibilità di
esprimermi in tutti, la conduttrice, lo
preferisco. Amo il rapporto con il pubblico, l'improvvisazione".
Amore ricambiato dal pubblico presente ieri per
la posa della prima pietra per la realizzazione del Museo del Cinema del Territorio e della Penisola Sorrentina della
madrina Anna Falchi. Carla De Ciampis
AMABILE, IMPREVISTO, UNICO:
GIANCARLO GIANNINI
L'inviata de Lo Strillo Carla De Ciampis insieme a Giancarlo Giannini al Social Word Film Festival di Vico Equense |
Giancarlo Giannini
è stato il mattatore della IV giornata del Social Word Film Festival,
manifestazione in corso dal 1-9 giugno, nell’accogliente città di Vico Equense.
La presenza
dell'istrionico Giannini resta, non solo a futura memoria, per il primo contributo video che arricchirà la
teca multimediale del Museo del Cinema del Territorio e della Penisola
Sorrentina, i cui lavori saranno inaugurati dall'attrice e produttrice Anna
Falchi, ma come contributo illustre e significativo per la kermesse,
alla sua IV edizione, sempre più al passo e con "red carpet" calcato da
star del cinema.
L’incantevole
Terrazza Cucinotta, Hotel Sporting di
Vico Equense, con un tramonto mozzafiato, ha accolto il grande attore che non
si è sottratto ai giornalisti presenti con i quali ha amabilmente conversato da
maestro di teatro e di vita. Una lunga conversazione più che la classica
intervista a domanda risposta. Più che l’attore è l'uomo Giancarlo Giannini....
che al mattino si chiede "Oggi che
devo fare?" "chi sono"
e "vado avanti".
È al Giannini
inventore che ho cercato di “rubare” qualche pensiero (è perito elettronico e
si diletta con chip e transistor). Una vita costellata di successi partendo da
quel “teleromanzo” “Davide Copperfield” che gli aprì le porte del
mondo dello spettacolo negli anni’60. Oggi è un uomo consapevole della maturità
professionale e di vita, ma di cui non è schiavo e neanche vuol farsene scudo,
al contrario è proiettato più che mai verso l'oggi che va al domani. Immagine svelata
dalla gradevolezza fisica, per nulla artefatta dalle moderne tecnologie
estetiche, e dalla mai eccessiva affabilità, delle riflessioni sui vari
argomenti toccati tra cui: libertà, passato, il grande mistero, dei quali
riportiamo qualche stralcio.
-
La libertà , gli chiediamo, qual é la libertà maggiore di un uomo?
“La
libertà di fare ciò che si vuole! Almeno una volta nelle ventiquattro ore”.
-
Per Giannini la libertà è…
“La
notte quando liberamente posso, se voglio, prepararmi un piatto di pasta da
"solo" in particolare la "pasta" in quanto , divertito, sottolinea , non ti tradisce mai diversamente da una
donna".
-
Il rapporto con il passato….
"Nella
vita, chiarisce, se il passato serve ti viene fuori da
solo, l'esperienza ti conforta, ti arriva ma è anche bello farsi prendere dalla
curiosità, da qualcosa che non sai, non avrebbe senso vivere ripetendo. Il
divenire della giornata ha senso se
si è capaci di scoprire i tanti piccoli misteri non è fondamentale svelare il senso
del grande mistero, di ciò che è infinito.... che sta là! Le famose due rette
parallele, studiate da ragazzo, che non si incontrano mai, e che per alcuni è
impossibile da condividere stanno nell'infinito come il grande mistero. Il grande mistero che l'uomo non può conoscere
se non nell'altra vita, quando ci è dentro..”
Non c’è altro da
aggiungere, un artista che ha raggiunto non solo l’apice della sua carriera, ma
soprattutto, da quello che ci è parso di percepire: “la distanza delle cose”.
Carla De Ciampis
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