IN GOMORRA 2 IRENE MAIORINO E' TERESA:
moglie e
madre, personaggio inedito presentato nell'ottava
puntata della serie
Irene Maiorino e Marco D'Amore |
Teresa è interpretata
dalla giovane attrice di cinema, teatro e fiction Irene Maiorino.
Teresa viene presentata come la
moglie di Rosario, braccio destro di Ciro Di Marzio (Marco D'Amore) e
presente nella prima stagione che, nella seconda, ricopre lui stesso il ruolo di
boss, a seguito della divisione delle piazze sul territorio. Teresa è uno
dei nuovi personaggi femminili. La seconda stagione di Gomorra è ricca di
nuovi e interessanti personaggi femminili, comprese le due grandi new entry
Patrizia e Scianel, Teresa è però l'unica a muoversi in un
ambito prettamente familiare, non essendo in alcun modo legata agli
'affari'. A lei sono affidati i momenti privati della storia della famiglia di
Rosario e sarà proprio Teresa a raccontare la parte intima di una vicenda
inevitabilmente tragica, nel tentativo di portare una luce di speranza lì
dove il sole non riesce ad arrivare.
L'attrice Irene Maiorino dice del suo personaggio: - Quello di Teresa è un ruolo che ho amato moltissimo, mi ha regalato la possibilità di lavorare ad un prodotto di qualità eccezionale come Gomorra 2. Sono molto grata a Stefano Sollima e a Claudio Giovannesi, perché hanno scelto di affidarmi un ruolo così delicato. Grazie a Teresa mi sono misurata per la prima volta con un ruolo di moglie e madre e farlo su un set di fama internazionale come questo è stato un momento di lavoro prezioso di cui farò grande tesoro. Ho girato scene molto intense con Lino Musella e Marco d'Amore. -
L'attrice Irene Maiorino dice del suo personaggio: - Quello di Teresa è un ruolo che ho amato moltissimo, mi ha regalato la possibilità di lavorare ad un prodotto di qualità eccezionale come Gomorra 2. Sono molto grata a Stefano Sollima e a Claudio Giovannesi, perché hanno scelto di affidarmi un ruolo così delicato. Grazie a Teresa mi sono misurata per la prima volta con un ruolo di moglie e madre e farlo su un set di fama internazionale come questo è stato un momento di lavoro prezioso di cui farò grande tesoro. Ho girato scene molto intense con Lino Musella e Marco d'Amore. -
Irene Maiorino nasce una
mattina di Settembre, a Napoli. I tratti somatici e il suo carattere sono la
sintesi perfetta tra le origini napoletane del nonno paterno e quelle francesi
della nonna materna. Nel 2010 il primo ruolo arriva come protagonista fissa
con il personaggio di Luisa, primogenita della famiglia, nella fiction di sei
puntante per Canale 5 Baciati dall’Amore accanto a Giampaolo
Morelli e Lello Arena. Sul set per girare diversi cortometraggi,
con Tutto Calcolato, che la vede protagonista accanto a
Valentina Lodovini e Pietro Sermonti, vince il
premio per Migliore Attrice Non Protagonista. Nel 2014, dopo aver girato
Il Tredicesimo Apostolo 2, vola a Parigi per lavorare con la
compagnia italo-francese Kulturscio’k allo spettacolo
Vietato ballare – Interdit de danser, andato in scena nell’ambito
del Napoli Teatro Festival Italia 2014. Nel 2016 è nel cast delle
serie Gomorra 2 nel ruolo di Teresa. È attualmente impegnata sul
set de Il bello delle donne, alcuni anni dopo che vede tra gli
altri nel cast Lina Sastri e Claudia Cardinale.
L'aversano Ciro Cipullo new entry
nella seconda serie
di “Gomorra”
Grinta,
passione e tanta umiltà. Si può riassumere in questi tra aggettivi la
personalità di Ciro Cipullo, 18enne che ha fatto parte del cast di attori della
seconda serie di “Gomorra”. Lui che è cresciuto nel cuore di Aversa, sempre con
lo sguardo più in alto di piazza Vittorio Emanuele, ma con la testa e con i
piedi ben saldi a terra.L’opportunità avuta è di quelle importanti, ma , quando si
parla di svelare i dettagli del ruolo interpretato, l’attore si cela dietro il
velo del mistero: “Posso dire solo che dovete aspettarvi interpretazioni sulla
scia degli episodi della scorsa stagione, ma non aggiungo altro. Lascio spazio
alla vostra immaginazione. Di sicuro non sarò il bravo ragazzo della porta
accanto. È importante - continua - sottolineare quanto sia appropriato
l’utilizzo del termine "ruolo", che prescinde da quella che è la mia
personalità. Ritengo che interpretare ruoli lontani dal proprio essere, sia un
modo per mettersi in gioco e conoscere le varie sfaccettature di sè. È come
porsi davanti ad uno specchio”. Com’è stato lavorare con una troupe di livello televisivo
mondiale? “È stato emozionante – afferma col sorriso Cipullo -. Difficoltà vere
e proprie non ce ne sono state, anche perchè la produzione ha cura degli attori
con cui entra in contatto; c'è un'assistenza continua che ti supporta. Se mi
sento una persona diversa rispetto a quella del provino? Sì, per quel che
riguarda il mio profilo professionale, è stata un'esperienza molto formativa.
Ho scelto di prendere parte alla serie perché, in primis, Gomorra è un format
di grande valenza, poi era una mia profonda aspirazione. Cosa hanno detto i
miei amici quando hanno saputo che ero stato selezionato? Hanno gioito con me”.
I rapporti con gli altri componenti del cast? “Sicuramente
buoni. Persone simpatiche e disponibili. Gli antipatici ci sono, ma non te li
dico (sorride ndr). Non posso dire che c’è una persona in particolare che mi ha
trasmesso delle sensazioni. In realtà tutti coloro i quali hanno interagito con
me professionalmente, mi hanno dato un qualcosa di unico, raro”. Un’esperienza indimenticabile
ed una città insostituibile: “Roma – osserva l’attore - rappresenta per me una
seconda casa. È nei miei progetti trasferirmi nella capitale, anche per
agevolare la mia carriera lavorativa. Montagna difficile da scalare quella del
professionismo? No, bisogna solo credere nei propri sogni e studiare tanto.
Devo ringraziare i miei genitori per aver fatto in modo che la mia passione
diventasse il mio lavoro. Il momento che porterò dentro per sempre? Quando ho
conseguito il diploma in recitazione all’accademia delle arti teatrali “Teatro
Totò”. Presente e futuro: “Innanzitutto – senza indugi Cipullo -
devo concludere gli studi. Prossimamente sarò impegnato in un lavoro
cinematografico. Per me è fondamentale la formazione, lunga vita alle scuole di
recitazione”. Determinazione e talento: “Credo in me stesso e nelle mie
potenzialità, allo stesso tempo so che ho ancora tanta strada da fare. Posso
comunque dire di ritenermi un piccolo talento aversano”.Il teatro di oggi: “Credo sia in fase espansiva. È un luogo
in cui la riproduzione è impossibile, è fatto di spazi, corpi, parole, silenzi.
Il teatro o è o non è. È emozione perchè vive della compresenza tra chi agisce
e chi vi partecipa. Oggi la sua rivisitazione in chiave moderna, purtroppo,
accontenta la massa con rappresentazioni che non hanno nulla a che vedere con i
cardini del teatro storico. Gli attori non sono più veri; non
"vivono", ma recitano le parti”. Un saluto ai lettori: “Ciao a tutti e mi raccomando, ci
vediamo dal 10 maggio su Sky Atlantic HD”.
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